Mar ligure bocciato da Goletta Verde, Briano: “Fanno prelievi alle foci dei fiumi, in Liguria acque pulite al 97%”

Renata Briano

Liguria. “Più che alle classifiche, rispettabili, ma che non sempre sono il modo migliore per rappresentare la realtà, la Regione Liguria dà il giusto peso ai costanti monitoraggi delle acque e oggi, vigilia di Ferragosto, i dati registrano 364 punti di balneazione conformi su 373, pari al 97%. Un dato in linea con il record nazionale delle 18 Bandiere Blu assegnate alla Liguria, anche se il riconoscimento Fee riguarda l’intero sistema ambientale delle singole località , oltre alla qualità delle acque”. Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria, da sempre a fianco di Legambiente in molte battaglie, questa volta non ci sta , in disaccordo con il sistema di raccolta dati di Goletta Verde.

“Certo, se anziché in mare, si fanno volutamente i prelievi alle foci dei pochi fiumi e dei torrentelli – polemizza l’assessore regionale all’ambiente – o nei canali, dove tendenzialmente vige il divieto permanente di balneazione, è normale attendersi differenze, per via della notevole “diluizione” che l’acqua dei fiumi e dei rivi subisce appena arriva in mare”.

“Anche perché- afferma Briano – tutti i punti critici noi li mettiamo in rete, nella massima trasparenza, non è certo la maglia nera a svelarli come se fossero tenuti segreti”.
Dal primo di aprile l’agenzia per l’ambiente Arpal esegue un campione al mese in ognuno dei 373 tratti individuati, e a fine settembre saranno circa 2500 i controlli effettuati lungo i circa 350 km di costa dichiarata balneabile.

In caso di “non conformità”, infatti, vengono effettuati accertamenti piú ravvicinati, con un primo campione prelevato entro 72 ore, e uno successivo ,di sette giorni in sette giorni, fino al rientro nei limiti di legge. È possibile verificare in tempo reale le” non conformità” ovvero i superi dei parametri microbiologici “escherichia” coli ed “enterococchi”, sul sito internet www.arpal.gov.it, alla voce balneazione.”

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