Savona. Continua a non voler abbandonare le acque del ponente ligure e a restare, talvolta, impigliata, negli ami dei pescatori. E così, questa mattina, gli esperti dell’Acquario di Genova e della Capitaneria di Porto di Savona sono nuovamente intervenuti di fronte al porto di Savona per liberare da alcuni ami la manta che da quasi due mesi nuota nelle acque liguri del ponente. L’intervento è stato effettuato nuovamente dalla biologa dell’Acquario di Genova, Laura Castellano, direttamente in mare seguendo l’animale che le ha permesso di staccare gli ami dalle ali.
L’esemplare, che già a inizio agosto era stato liberato da alcuni ami e lenze attorcigliate intorno alle ali, permane nelle acque sotto costa probabilmente grazie alla presenza di cibo. Gli ami tolti questa mattina hanno causato fortunatamente solo delle ferite superficiali. Da un esame a vista fatto dalla biologa e dal veterinario dell’Acquario di Genova, l’animale sembra essere una femmina, nuota normalmente e presenta una ferita superficiale sulla testa, nuova rispetto al monitoraggio di inizio agosto.
La manta è in compagnia di un pesce pilota, specie che normalmente nuota insieme a grandi animali che utilizza forse come protezione.
Gli esperti dell’Acquario di Genova continueranno a monitorare la situazione come ormai da due mesi viene fatto grazie alla collaborazione tra Capitaneria di Porto di Genova e di Savona e Acquario stesso prevedendo eventuali ulteriori interventi in mare qualora necessario. Gli esperti ricordano che la cattura dell’animale, auspicata e suggerita da tanta parte di pubblico, potrebbe essere solo molto dannosa per l’animale stesso.
La manta è un animale protetto sia per la Convenzione di Berna, sia per la Convenzione di Barcellona, ed è inserito nella red list della IUCN (International Union for Conservation of Nature) poiché è considerata una specie in pericolo di estinzione.
I biologi dell’ Acquario di Genova ricordano a tutti coloro che si trovano nell’area e la incontrano, che è vietato infastidirla ed anche semplicemente toccarla o tentare di darle cibo.
Per qualsiasi segnalazione l’invito è quello di contattare la Guardia Costiera al numero 1530.