La manta mascotte delle acque liguri soccorsa dai biologi: “Sta bene”

Genova. E’ diventata una star e in suo onore si è svolta questa mattina a Genova una conferenza stampa per informare i “fan” sull’esito dell’intervento di soccorso e sulle condizioni di salute della manta che, ormai da più di un mese, vive tra Savona e Albissola.

Da giorni infatti l’Enpa savonese aveva segnalato che la manta era ferita, una versione confermata anche da alcuni bagnanti. Gli uomini della Capitaneria di porto ed i biologi dell’acquario di Genova davanti a queste segnalazioni non sono ovviamente rimasti a guardare e, ieri, sono riusciti a intervenire.

E’ stata la biologa Laura Castellano a compiere una vera e propria operazione chirurgica “marina”. La studiosa ha raggiunto la manta e, dopo averli individuati, è riuscita a liberarla da diversi ami e lenze che le si erano attorcigliate intorno alle grandi ali. “Dopo le segnalazioni che ci avvisavano che l’animale aveva delle lenze addosso siamo prontamente intervenuti – spiega la biologa -. La manta mi ha permesso di aiutarla e di nuotare per una buona mezzora sopra di lei per toglierle gli ami e le lenze dalle ali”.

“Ho potuto togliere una lenza tra le due ali che le procurava delle brutte ferite e ora può nuotare meglio. Sono anche riuscita a guardarla sotto, nella pancia, dove non presenta ferite. Presumibilmente la manta si attorciglia intorno alle lenze di canne da pesca: a Savona infatti un pescatore ha anche chiamato la capitaneria per segnalare che una manta gli aveva portato via la canna da pesca. Quello di ieri è stato un intervento che credo darà molto giovamento all’animale” aggiunge Castellano che sulle ragioni dell’avvicinamento del pesce alla costa dice: “Non è facile spiegare perché la manta si sia avvicinata così a riva. E’ possibile che c’entri il fattore alimentazione. Potrebbe essere arrivata fino qui alla ricerca di cibo, ma ovviamente non ne abbiamo la certezza”.

La biologa ha anche voluto lanciare un appello a tutti i bagnanti: “Per il momento nuota e manovra sottocosta tranquillamente. Quindi chiedo a tutti quelli che la incontrano di guardarla, godere di questo splendido animale, ma di non toccarla e di lasciarla in pace”. “La paura che si possa spiaggiare a me sembra remota perché l’animale è in salute e soprattutto la manta non ha difficoltà a muoversi anche in acque basse” ha aggiunto l’esperta.
L’animale, lungo circa due metri, adesso è localizzata tra Savona e Albissola che sembra essere il suo tratto di mare preferito. Gli esperti dell’acquario di Genova, alla conferenza è intervenuta anche la direttrice sanitaria dell’acquario Claudia Gili, hanno spiegato che non è pensabile catturare l’animale ed ospitarlo in una vasca. Al momento con l’Ispra si sta valutando se fare una “marcatura” della manta per monitorarla ed eventualmente con quale strumento.

Che la manta sia ormai diventata un’attrazione per i savonesi lo sa bene anche il capitano di fregata della Guardia Costiera di Savona Giulio Giraud: “E’ ormai un mese che riceviamo segnalazioni sulla manta al numero 1530. L’animale è diventata sicuramente la mascotte del nostro tratto di mare. In un primo momento la presenza dell’animale preoccupava, c’era anche chi aveva confuso le sue due ali con le dorsali di due squali. Ma ora non è più così: chi ci chiama lo fa solo per segnalare la sua presenza o per denunciare che qualche bagnante la sta disturbando”.

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