Genova. Sequestra il cugino per ottenere un riscatto, ma è finito in manette. E’ stata una telefonata al 113 di una donna che dichiarava che suo fratello era stato minacciato e sequestrato da un loro cugino, a far scattare le ricerche. Secondo quanto dichiarato dalla giovane alla polizia, il sequestratore si trovava in via Imperiale all’altezza del civico 15.
Giunti sul posto, gli operatori hanno notato in un’auto due ragazzi, uno dei quali corrispondente alla descrizione fatta alla sala operativa. L’immediata identificazione ha confermato l’identità della persona segnalata come autore del sequestro, risultato essere un italiano minorenne con numerosi precedenti di polizia.
Il giovane è stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza di 22 centimentri usato per minacciare il cugino, l’altro giovane che guidava l’auto di proprietà della madre. Quest’ultimo, incensurato, è risultato anche estraneo ai fatti.
All’arrivo in questura dei due fermati, della vittima e delle sue sorelle che avevano contattato il 113, gli operatori hanno potuto ricostruire quanto accaduto.
La sera precedente intorno alle 22,30, il giovane si era presentato a casa dei parenti per chiedere soldi ed ospitalità non avendo un posto per dormire. Già avvezzo a minacciare i cugini per ottenere soldi, prima cercando di impietosirli e poi con fare minaccioso, era riuscito ad entrare in casa.
Quando alle ore 4.00 del mattino la vittima si era alzata per andare al lavoro, però, il ragazzo con precedenti si era aggregato a lui ma, appena usciti di casa, ha iniziato a minacciarlo estraendo un grosso coltello ed impedendogli di allontanarsi sino a quando non gli avesse consegnato 700 euro.
Contemporaneamente gli ha anche rubato il cellulare inviando un sms ad un amico del malcapitato per avvisarlo del sequestro, spaventarlo ed estorcere i soldi che la vittima diceva di non possedere.
Dopo molte ore, il malcapitato ha suggerito al cugino sequestratore di andare dalla sorella per ottenere i soldi, con la speranza di trovare aiuto. Infatti così è stato. La sorella ha chiamato subito il 113, consentendo l’arresto del cugino per sequestro di persona a scopo di estorsione, per violenza privata e porto abusivo di armi.