Economia

Genova, Comune con le banche per pagare i fornitori, Miceli: “Prima tranche entro una settimana”

palazzo tursi comune genova

Genova. Buone notizie per le aziende, soprattutto nel settore dell’edilizia. Il Comune di Genova, infatti, ha sbloccato una prima tranche dei pagamenti per le imprese che lavorano per Tursi.

La notizia fa ben sperare: la Giunta ha approvato una bozza di convenzione con le banche per la cessione dei crediti e, di conseguenza, il pagamento immediato ai fornitori. Un annuncio dato oggi dall’assessore al Bilancio Franco Miceli.

“La delibera – ha spiegato – permetterà alle aziende di cedere il proprio credito ottenendo l’importo dovuto da Tursi in modo praticamente immediato. Il Comune regolerà, in tempi successivi, la propria posizione con le banche. Così le aziende non incapperanno nei ritardi dei pagamenti dovuti alla necessita di non sforare il patto di stabilità, limitando gli effetti di una crisi che si sente particolarmente per il settore edilizio”.

La cifra di cui si parla è importante e si aggira, per ora, attorno ai 4,2 milioni di euro. “Si tratta di una cifra – ha concluso Miceli – che siamo riusciti a trovare, con un rischio calcolato sullo sforamento del patto di stabilità e nell’arco di una settimana arriveranno i soldi alle aziende”.

“Pur in una situazione di finanza pubblica così vincolata – ha detto Miceli – il Comune ha dato un segnale concreto alle imprese in sofferenza, con un’immediata immissione di liquidità nel sistema.”

“Abbiamo avuto dal Comune di Genova – ha commentato il presidente dell’Ance Genova Maurizio Senzioni – una concreta dimostrazione di sensibilità, di disponibilità e di impegno a sostegno di una categoria oggi davvero in ginocchio. Il provvedimento adottato oggi dalla Giunta è prezioso per evitare la crisi di liquidità delle imprese; ci auguriamo che le banche interpellate offrano condizioni sostenibili. Davvero provvidenziale, poi, lo sblocco dei pagamenti annunciato dal sindaco e dall’assessore Miceli la scorsa settimana e puntualmente mantenuto.”

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