Genova. Per mesi le mobilitazioni per Fincantieri, ma davvero fermatesi. In questi giorni la questione Ilva, che per quanto si concentri a Taranto, rigurada ovviamente da vicino una azienda che ha in Genova la sua storia. Se questi sono insediamenti storici, ci sono quelli di recente arrivo, legati alle nuove tecnologie della comunicazione. In autunno le mobilitazioni dei lavoratori Wind. In questi giorni, invece, la questione legata a Ericsson (legata anche alla questione Erzelli).
Il gruppo genovese di Sinistra e libertà invita a non abbassare la guardia su questo fronte: 94 esuberi indicati dall’azienda solo a Genova.
Si legge in un comunicato diramato da Sel “Ciò avviene a fronte della richiesta da parte dell’azienda di un contributo pubblico di circa 40 milioni di euro per progetti di ricerca (peraltro ancora non ben definiti in un piano preciso da Ericsson) previsti nell’ambito del protocollo di intesa firmato dalle istituzioni per il trasferimento agli Erzelli.
È stato precisato che i finanziamenti non sono direttamente collegati ad obiettivi o clausole sociali relative all’occupazione. Tuttavia Ericsson aveva affermato recentemente di voler investire su crescita e occupazione nella nostra città: si pone quindi nella sostanza un grave problema di coerenza dell’Azienda tra quanto annunciato e ciò che viene praticato, con l’aggravante – come hanno più volte sottolineato i sindacati – di uno scarso interesse da parte dell’Azienda ad intraprendere un serio confronto tra le parti”.