Roma. Il ginepraio del calcioscommesse: pentiti parlanti che ottengono sconti. Presunti innocenti che scendono a patti e vengono accolti, altri che ci provano e vengono bacchettati. E poi ancora, i non pentiti, tirati a mezzo, che si sentono con le mani nella marmellata e patteggiano.
E’ il caso di Bentivoglio, ex Bari e naturalmente ex blucerchiato: qualche mese infausto alla corte di Gianluca Atzori. Mesi bui in cui in campo non ha mai saputo dare il meglio. Poi, forse, si è capito il perchè.
Tredici mesi di squalifica e 50mila euro: è l’istanza di patteggiamento presentata da Simone Bentivoglio, ora in forza al Chievo, alla Commissione Disciplinare.
Stefano Palazzi aveva chiesto ieri uno stop di 3 anni e 6 mesi, Bentivoglio era stato deferito per omessa denuncia nelle presunte combine di Bari-Sampdoria (23 aprile 2011) e Bari-Lecce (15 maggio 2011) ed illecito sportivo in Palermo-Bari (7 maggio 2011).
La Disciplinare dovrà decidere ora se accordare o meno la proposta concordata tra il calciatore e il Procuratore federale. L’interesse per il club blucerchiato dunque non è solo rispetto al fatto che Bentivoglio ha poi vestito la maglia della Sampdoria, ma perchè la presunta combine vede proprio la squara genovese come protagonista.