Caccia, approvato calendario venatorio, gli ambientalisti ringraziano i consiglieri contrari

caccia

Regione. Con 20 voti a favore e 3 contrari il consiglio regionale ha approvato il calendario venatorio 2012-2013, che si aprirà la terza settimana di settembre, il giorno 16.

Per quanto riguarda la caccia al cinghiale, il calendario verrà definito da ogni singola provincia. Il calendario, sottoposto all’esame dell’Ispra e della Commissione faunistico venatoria regionale, avrà una validità annuale e non più triennale, come invece accadeva in passato. Sarà possibile esercitare l’attività venatoria per tre giorni la settimana a scelta del cacciatore.

Si aggiungono due giornate settimanali per l’esercizio venatorio da appostamento alla fauna selvatica migratoria nel periodo intercorrente fra il 1 ottobre ed il 30 novembre. Per la caccia alla beccaccia sarà possibile scegliere due giorni a scelta alla settimana dal 1 ottobre fino al 20 gennaio.
Viene estesa a tutto il mese di gennaio la caccia da appostamento al colombaccio, che nel calendario precedente terminava il 31 dicembre. Non è fissato il carniere massimo specifico del colombaccio.

A votare “no” sono stati Manti del Pd, Pellerano delle Liste civiche per Biasotti presidente e Benzi della Fds, 9 gli astenuti Bruzzone, Rixi e Torterolo della Lega Nord-Liguria Padania, Chiesa del gruppo misto, Quaini, Scialfa e Piredda dell’Idv e Scajola e Morgillo del Pdl.

“Un plauso ai consiglieri regionali che si sono opposti a questo sfregio al patrimonio naturale – affermano dal coordinamento delle associazioni ambientaliste della Liguria – Il consiglio regionale della Liguria sembra ostaggio dei soliti 4 consiglieri regionali con la licenza di caccia, in vena di pavoneggiarsi davanti ai soliti 30 anziani bus-trasportati, vantandosi dei propri emendamenti peggiorativi in netto contrasto con i pareri del mondo scientifico”.

L’assessore all’ambiente, Renato Briano ha innanzitutto ringraziato la commissione che ha affrontato un tema delicato come quello del calendario venatorio. Ha quindi spiegato: “Ci sono stati incontri con i cacciatori e si è lavorato per la tutela dei diritti di chi esercita questa attività. Ricordo che il calendario proposto lo scorso anno, con valenza triennale, era stato impugnato dal governo precedente. Noi lo abbiamo difeso e l’opposizione con un’interpellanza mi ha persino accusato di aver speso troppo per difenderlo. Quest’anno ci siamo trovati dunque in una situazione complicata soprattutto per la giunta – aggiunge Briano – La sentenza della Corte Costituzionale, infatti, è arrivata tardi, poco prima del 15 giugno. Abbiamo dovuto sentire l’Ispra e far fronte ad altri adempimenti: la logica seguita della giunta è stata quella di costruire un calendario che non rischiasse di essere impugnato”.

“Preannuncio, però – ha concluso Briano – che non approverò alcuni emendamenti, anche se concordo con il loro contenuto perché, quando ci si discosta dal parere dell’Ispra, bisogna avere gli elementi, dei dati scientifici, per giustificare la decisione, in caso di ricorso”.

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