Cronaca

Ancora fiamme sulle alture di Genova: il decalogo della Coldiretti contro l’emergenza incendi

incendio crevari

Genova. Ancora incendi nella notte sulle alture di Prà e Voltri e sulle colline di Rapallo. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco, ma vista la siccità il pericolo è sempre presente, basti pensare a quanto sta continuando ad avvenire e agli incendi degli scorsi giorni, numerosi in tutta la Liguria e alcuni dei quali dolosi.

Il caldo torrido e la siccità sono tra le principali cause degli incendi con quasi il triplo (+196 per cento) delle superfici di terreno andate ben a fuoco rispetto allo scorso anno. Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati del Corpo Forestale nel sottolineare che sono scoppiati 3900 incendi boschivi con diciannovemila ettari di superficie percorsa dal fuoco, di cui circa undicimila di boschi dall’inizio dell’anno al 15 Luglio 2012.

Per combattere gli incendi, la Coldiretti ha elaborato un decalogo. “La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente”.

“Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili a partire dal Corpo forestale (1515) o dai vigili del fuoco (115). Dal momento che – conclude la Coldiretti – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, “occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.

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