Genova. L’agosto caldo di Amt comincia lunedì mattina alle 10, con il primo faccia a faccia tra sindacati e azienda per la presentazione del piano di risanamento del bilancio aziendale.
E i sindacati sono già saliti sulle barricate: due ore di sciopero (dalle 10-15 alle 12.15) e un presidio in via Montaldo per tutta la durata dell’incontro.
“Come deciso con i lavoratori nel corso dell’assemblea generale del 1 agosto – scrivono in una nota unitaria – le nostre iniziative saranno adeguate e proporzionate alla gravità delle proposte aziendali”.
E ribadiscono: “Non siamo disponibili a sottoscrivere accordi che, in contrasto con quello stipulato con amt il 7 giugno 2011, prevedano: aumento dell’orario di guida, riduzioni dei riposi, decurtazioni salariali o diminuzioni di organico senza idonei ammortizzatori sociali e adeguato sostegno al reddito”.
“Se Amt – dicono, responsabilmente, ci permetterà di svolgere il nostro ruolo in modo “costruttivo”, accetteremo un percorso di confronto che, senza penalizzare i lavoratori, contribuisca al risanamento del bilancio aziendale”.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl trasporti e Faisa Cisal hanno anche chiesto e ottenuto un incontro in Regione, sempre lunedì alle ore 15: “al fine di ottenere per l’azienda le necessarie risorse finanziarie strutturali, indispensabili per garantire la tenuta di ogni piano industriale”.
E alle 21, a concludere una giornata che si preannuncia caldissima, ci sarà un’assemblea generale dei lavoratori. Come previsto dalla delibera di indirizzo approvata martedì scorso dal consiglio comunale, il confronto tra azienda e sindacati andrà avanti per tutto il mese perché entro il 30 agosto va approvato il piano di risanamento che ha l’obiettivo di evitare la messa in liquidazione della società e non potrà, inevitabilmente, non toccare il tasto del costo del lavoro.