La richiesta di sospensione degli espropri delle aree dell’alessandrino interessate dai lavori del Terzo Valico è stata rigettata dal Tar. “L’interesse generale alla prosecuzione della realizzazione dell’opera pubblica prevale sull’interesse patrimoniale dei ricorrenti, anche sotto il profilo delle potenziali conseguenze economiche di pregiudizio che deriverebbero per Rfi-Rete ferroviaria italiana”. Questa è la motivazione.
Secondo i giudici, procedere alla sospensione del “decreto di occupazione di urgenza” sembra, per ora, un atto “sproporzionato – si legge – rispetto al valore presumibile delle aree da occupare la cui perdita, comunque, potrebbe essere risarcita per equivalente”.
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