Genova. Sono oltre ottomila i comuni sparsi lungo lo stivale, per la maggior parte piccoli centri con poche centinaia di residenti, poche case e poca Imu. Poi c’è un gruppo ristretto di città, l’1,2% del totale, che da sole garantiscono un terzo delle entrate, pari a oltre 3,2 miliardi di euro (33,8%). E’ quanto emerge dai dati pubblicati dal ministero dell’Economia, relativi alla prima rata 2012 dell’imposta sugli immobili.
Dai primi 10 comuni in classifica arrivano oltre 2 miliardi di euro, pari a un quinto dell’incasso totale. I comuni che hanno superato i 10 milioni di entrate sono, in tutto, 95, su un totale di 8.095; quelli che vanno oltre i 20 milioni di gettito sono 39; solo 20 comuni superano i 30 milioni di incasso e 15 arrivano oltre la soglia dei 40 milioni. Oltre i 50 milioni ci sono solo 12 città, quasi tutte capoluogo di regione. Medaglia d’oro per Roma, con 776,3 milioni di euro, seguita a grande distanza da Milano con 409,9 mln, e terzo posto per Torino con 202,7 mln. Fuori dal podio Genova, con 129,1 mln, Napoli con 123,2 mln e Bologna con 103,5 mln.
La settima classificata, Firenze, scende sotto i cento milioni di gettito, arrivando a 93,5 mln, mentre Bari ha riscosso 65,3 milioni di Imu. Prima città non capoluogo di regione e Padova, che incassa 61 mln, seguita da Verona con 59 milioni, da Venezia con 58,3 mln e da Palermo con 54,6 mln.