Spiaggia sempre più “vietata”, in tutta Italia un mare di divieti, Liguria la più severa

spiaggia - stabilimenti balneari

Liguria. Di questo passo, oltre a riviste e creme solari, sarà bene portarsi in spiaggia anche un buon manuale, che indichi bene le regole e i divieti, considerando che le ultime vicende sembrano individuare le spiagge italiane come i luoghi pubblici in cui vigono il maggior numero di restizioni e obblighi.

L’episodio dello scorso week che ha coinvolto una donna incinta ad Alassio, invitata da un meticoloso bagnino a lasciare la battigia, applicando alla lettera l’ordinanza comunale n. 63 del 12 marzo 2012 sulla disciplina delle attività balneari secondo la quale la battigia deve essere destinata esclusivamente al libero transito delle persone con divieto di permanenza.

Il caso ha scatenato non poche polemiche sulle regolamentazioni in materia di spiagge in Italia.

Quello che non convince, è il cosiddetto divieto dei 5 metri, che vieta di poter lasciare sulla battigia qualsiasi oggetto ( viene specificato “di qualunque tipo”) compresi effetti personali e indumenti.

Nonostante le spiagge letteralmente chilometriche, nella riviera romagnola le concessioni dei bagni arrivano fino ai 5 metri che delimitano la fascia di transito, da lì in poi è vietato lasciare “attrezzature mobili di qualsiasi tipologia”.

Il pensiero va subito ai teli da mare, esplicitamente vientati nella costiera Amalfitana nella fascia di 3 metri che parte dal bagnasciuga così come a Venezia, Viareggio, Forte dei Marmi e Fiumicino.

La Sardegna, diplomatica, ha sistemato la controversa questione inserendo un “eccetera” nella normativa, lasciando libera interpretazione ai propri bagnini su cosa sia possibile lasciare in spiaggia oppure no.

Paradossalmente, i divieti più restrittivi sono quelli della Liguria, dove scarseggiano le spiagge ma in cui, vige il più stringente divieto di sosta in prossimità dei 5 metri della fascia di transito (il divieto è in vigore ad Alassio, Lavagna e Pietra Ligure).

Fare un bagno pur attraversando una spiaggia attrezzata è ancora un diritto garantito dalla legge,la legge finanziaria 2007 impone infatti l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione.

Nonostante quell'”anche” stia creando parecchia confusione, la legge sembra parlare chiaro.

Per ora rimane buono il suggerimento di portarsi in spiaggia un manuale di regolamentazioni in materia, il problema sarà dove appoggiarlo.

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