Genova. L’associazione Magistratura democratica chiede che, dopo la sentenza della Cassazione, la vicenda della scuola Diaz non venga archiviata come “mero incidente di percorso”.
“La sentenza della Cassazione sui fatti del G8 di Genova – scrive in una nota l’esecutivo dell’associazione – riconosce che anche alti funzionari della Polizia si resero colpevoli di gravi reati, così violando fondamentali diritti di uomini e donne inermi che avrebbero invece dovuto proteggere. La gravità dei comportamenti criminosi accertati a carico di persone che per anni sono state ai vertici della Polizia deve costituire un monito per le Istituzioni, affinché questi fatti non vengano archiviati solo come un mero “incidente” di percorso”.
“I cambiamenti che le condanne impongono non possono limitarsi alla sostituzione dei funzionari ritenuti colpevoli – prosegue Magistratura democratica – ma richiedono profondi interventi riformatori: l’introduzione del reato di tortura e, sul piano operativo, la possibile identificazione da parte di ciascun cittadino degli appartenenti alle forze di polizia impegnati in operazioni di ordine pubblico”.
“Inoltre – aggiunge Magistratura democratica – è necessario che gli operatori siano formati a fare della forza o delle armi un uso effettivamente residuale e siano sensibilizzati al ruolo di eccezionale importanza che svolgono nella formazione della prova. Solo in questo modo si potrà dare un senso alle scuse che le vittime inermi di questa drammatica vicenda hanno oggi ottenuto. Una vicenda che, per quanto possibile, pur tra mille difficoltà ed ostacoli, il nostro ordinamento costituzionale, garante della piena autonomia ed indipendenza della magistratura, ha consentito di accertare senza precostituite sacche di impunità”.