Roma. No al fermo biologico della pesca a settembre, bensì a ottobre come in passato. E’ stato ribadito dalla Commissione Politiche agricole che su iniziativa dell’assessore alla Pesca della Regione Liguria Giovanni Barbagallo, ha incontrato a Roma il direttore generale del comparto Pesca del Ministero Francesco Saverio Abate.
Scopo della riunione era di ottenere le necessarie risposte per fronteggiare la grave crisi in cui versa il comparto della pesca nazionale ed in particolare quello Ligure. Sul tavolo i temi del fermo pesca biologico per lo strascico, la problematica concorrenza tra la piccola pesca professionale e quella dilettantistica, il futuro della pesca del pesce spada, e i contenuti della prossima Politica comune della pesca e di conseguenza del Fondo europeo a sostegno del comparto.
In particolare l’Assessore Barbagallo ha molto insistito sul tema del fermo pesca dello strascico: la Liguria insieme alla Toscana, nella Commissione consultiva nazionale della pesca, ha recentemente votato contro alla risoluzione Ministeriale che prevede il fermo pesca biologico in tutta l’area tirrenica, nel mese di settembre.
La richiesta Ligure, disattesa finora dal Ministero, è di mantenere il fermo nel mese di ottobre come in passato.
La riunione si è chiusa con la promessa di proseguire a breve il confronto, per trovare le necessarie soluzioni ed intese.
La Regione Liguria continuerà il “pressing” su Roma “per ottenere qualche risposta e qualche significativo risultato a sostegno dei nostri pescatori”, spiega Barbagallo.