Regione. “Abbiamo un prezzario sugli appalti unici, della Camera di Commercio, che è utilizzato da sempre, ora dobbiamo rivederlo. Vogliamo presentare il nostro prezzario in modo da adeguarci a ciò che accade nelle altre regioni”. Lo ha detto l’assessore regionale all’edilizia e ai lavori pubblici Giovanni Boitano, oggi impegnato nella presentazione della relazione sugli appalti nell’ambito dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici.
“Non siamo in contrasto con nessuno, ma in un momento di difficoltà come questo, anche per gli appalti pubblici, cerchiamo di dare regole più chiare e giuste – ha aggiunto l’assessore – Gli appalti sono regolamentati da leggi statali; noi cerchiano di consigliare a fare offerte precise, però poi il sistema è quello nazionale”.
Il mercato degli appalti pubblici risente, come gli altri settori, della crisi generalizzata, sia in termini occupazionali che in termini di quantità e qualità dei lavori, servizi e forniture che le amministrazioni devono realizzare per rispondere alle esigenze collettive. La Regione Liguria ha promosso una serie di iniziative per supportare i processi di razionalizzazione del sistema e delle procedure, nell’ottica di favorire la crescita e offrire maggiori prospettive agli operatori.
“Il sistema del massimo ribasso favorisce spesso le imprese non liguri. Noi per le gare al di sotto del milione di euro consigliamo che sia l’offerta economica più vantaggiosa ad essere applicata dalle amministrazioni pubbliche” ha affermato Boitano.
Sarà pronto entro l’anno il nuovo sistema informativo per la gestione del prezziario regionale dei lavori pubblici, uno strumento di supporto alle stazioni appaltanti ed agli operatori del settore per la quantificazione dei costi degli interventi, insieme alla stazione unica appaltante regionale, istituita per ridurre il rischio di infiltrazioni mafiose nell’assegnazione dei lavori pubblici, oltre a ottimizzare le risorse delle amministrazioni a cui l’Osservatorio garantirà il flusso informativo verso le Prefetture.
Da quanto illustrato nella relazione odierna, nel 2011 si registra una diminuzione di circa il 16% degli appalti superiori ai 150.000 euro, in particolare nella Provincia di Genova e parallelamente un aumento del numero degli offerenti e dei lotti a livello regionale.
L’ammontare complessivo degli appalti aggiudicati in Liguria è passato da 920 milioni di euro nel 2010 a 720 milioni nel 2011. Sugli appalti di lavori importo pari o superiore ai 150.000 euro si registra una lieve diminuzione dell’incidenza degli oneri della sicurezza fra il 2010 e il 2011, attestati intorno al 3,7%, mentre per gli appalti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro si registra un aumento fra il 2010 e il 2011 nella provincia di Genova da 7,54% a 8,56% e in quella di Imperia da 4,43% a 4,46% e una notevole diminuzione per la provincia di Savona da 4,46% a 2,75% e della Spezia da 3,92% a 2,71%.
Gli appalti aggiudicati di maggiore importo nel 2010 sono stati soprattutto quelli legati alla viabilità, alle infrastrutture, alla riqualificazione, ai trasporti, all’igiene urbana, forniture che riguardano la sanità, concentrati soprattutto nell’ambito del Comune di Genova, con ribassi anche superiori al 50%, mentre nel 2011 gli appalti più rilevanti sono stati quelli inerenti il Porto, la sanità, l’igiene urbana. Nel 2011 nei lavori la prevalenza del criterio del prezzo più basso rispetto all’offerta economicamente più vantaggiosa è stata più netta rispetto al 2010.
La diminuzione delle risorse pubbliche che si è fatta particolarmente sentire nel 2011 ha inciso anche sul numero di concessioni, cioè affidamento a privati della gestione delle infrastrutture e dei servizi, che sono passate da 16 nel 2010 per un importo pari a 135 milioni di euro a 27 nel 2011 per un importo pari a 40 milioni di euro.
Da un confronto dei valori dei ribassi medi del 2011 con gli anni precedenti si rileva una certa omogeneità dei ribassi medi nei lavori (13,6%) e nei servizi (12%), che restano inferiori a quelli rilevati su base nazionale (21,1% e 17,8%), mentre si registra un crescente incremento per le forniture, con un ribasso medio (23,4%) decisamente superiore a quello registrato su base nazionale (16,8%).
Per quanto riguarda la provenienza degli aggiudicatari, dal confronto complessivo su tutte le tipologie (lavori, servizi e forniture) dal 2009 al 2011 il numero delle imprese liguri rispetto al totale passa dal 47% al 39%. Negli appalti di lavori e di servizi, sia nel 2010 che nel 2011 prevalgono le imprese liguri, che si aggiudicano nel 2011 rispettivamente circa il 37% ed il 44% delle gare, mentre per le forniture nel 2011 al primo posto risultano le imprese lombarde con il 56% , seguita dal Lazio con oltre il 15%, dal Piemonte con l’11% e solo al quarto posto dalla Liguria.