Genova. La pena nei confronti del 30enne slavo accusato di violenza sessuale, lesioni e violazione di domicilio nei confronti di una sua ex fidanzata, è stata confermata anche in appello.
Secondo l’accusa l’imputato avrebbe fatto irruzione, rompendo la porta, nell’abitazione dove la donna, sua connazionale, era ospite di un amico, a Genova. Al rifiuto della donna di avere un rapporto sessuale con lui lo slavo l’avrebbe violentata e poi l’avrebbe colpita con il casco provocandole una tumefazione al volto.
Il pg Luigi Cavadini Lenuzza aveva chiesto la conferma della pena inflitta in primo grado, cioè 5 anni.
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