Genova. Chiariamolo subito, la denuncia è di parte. E’ stata fatta da Roberto Traverso, segretario del s, indacato di polizia Silp Cgilattento conoscitore delle questioni legate al servizio d’ordine, puntuale nel commentare ogni taglio nei confronti della polizia e ancora onesto nell’aprire a un dibattito meno manicheo, meno da muro contro muro, sul G8 2001. A di là che la fonte sia appunto di parte, gli eventi sono comunque degni di nota: poliziotti disarmati durante l’accompagnamento di clandestini alla frontiera, un poliziotto punito per aver chiesto l’intervento di artificieri, arresti facili per aumentare le statistiche.
Gli episodi sono diversi, dunque. Il primo citato riguarda appunto la scorta di cittadini extra comunitari fino a Crotone, affrontata senza l’adeguato equipaggiamento.
Poi il caso del 22 maggio: a ridosso dell’attentato Adinolfi e a pochi giorni da quello tragicamente consumato a Brindisi, davanti al liceo D’Oria fu rinvenuta unauto rubata chiusa posteggiata nei parcheggi riservati alla Questura. Un poliziotto intervenuto sul posto, non avendo ritenuto sufficiente la valutazione dell’unità cinofila che dall’esterno non aveva rilevato presenza di esplosivo ha richiesto alla Sala Operativa l’ausilio degli artificieri prima di consegnare al legittimo proprietario l’auto rinvenuta. L’autorità giudiziaria gli negò l’intervento e ora il poliziotto è sotto inchiesta dal questore.
“La Polizia genovese – scrive Traverso – ha bisogno di una guida autorevole per gestire oculatamente le poche risorse a disposizione in collaborazione con la procura, le altre forze dell’ordine e le istituzioni locali”.