Genova. Un palazzo, la polizia e i vigili del fuoco allertati per una sospetta fuga di gas, salvo poi scoprire che era un falso allarme lanciato da un 35enne genovese che non riusciva a rientrare in casa perché la compagna, esasperata dai suoi comportamenti violenti, lo aveva buttato fuori. E’ successo all’una di notte nel levante genovese.
La donna infatti nella serata lo aveva cacciato via dalla propria abitazione, dove l’uomo non aveva residenza, dandogli anche del denaro per dormire in albergo. Il 35enne però non si era rassegnato e intorno all’una di notte era ritornato alla porta di casa, chiedendo di entrare, suonando ripetutamente il campanello e colpendo con calci l’uscio.
All’ennesimo rifiuto, l’uomo ha quindi chiamato il 113, sostenendo di sentire odore di gas provenire dall’appartamento e, cosa ancor più grave, che nessuno gli aveva aperto.
Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto sono arrivati una volante, i vigili del fuoco e il medico del 118. Ben presto, però, i soccorritori si sono accorti che l’allarme era infondato, dopo che le misurazioni dei Vigili del Fuoco avevano accertato che non c’è alcuna fuga di gas. Inoltre, bussando alla porta, la donna ha aperto immediatamente ai poliziotti, a cui ha raccontato poi tutta la vicenda. L’uomo è stato denunciato per procurato allarme.