Cronaca

Genova, blitz antidroga: in manette albanese, sequestrate ingenti quantità di marijuana e cocaina

Genova. Un traffico di droga tra i tavolini di un bar di via Tortosa a Genova. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della squadra investigativa di Prè che ieri hanno arrestato cittadino albanese di 44 anni, irregolare. Durante il blitz la polizia ha sequestrato oltre 3 kg di marijuana e più di un chilo di cocaina, nonché materiale specifico utilizzato per il confezionamento.

L’indagine, maturata nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto alla commissione di reati, quotidianamente svolta dal personale del Commissariato operante nel centro storico genovese, è stata avviata da una segnalazione su un intenso traffico di stupefacente all’interno di un bar di via Tortosa, da parte di cittadini dell’est europeo.

“E’ uno dei tanti servizi che nascono dal commissariato Prè, a seguito di una grossa pressione che stiamo facendo insieme ai comitati del centro storico che ha portato spesso il flusso dei consumatori e dei venditori a uscire dal centro – racconta il sostituto commissario Maurizio Apicella – abbiamo seguito alcuni consumatori fino alla zona di Marassi dove abbiamo visto un movimento strano legato a questa persona, che in seguito abbiamo monitorato risalendo alla zona della sua abitazione. Lui, a dire la verità, ha collaborato e ci ha portato fino all’appartamento adibito a laboratorio: una pressa artigianale permetteva di solidificare la sostanza tagliata in mattonelle che potevano essere occultate in maniera più semplice e, una volta arrivata sul mercato, avrebbe dato la sensazione di una sostanza più pura, premesso che la qualità di questa sostanza è buona”.

Nel pomeriggio di ieri l’arresto in flagranza dell’albanese per il reato di spaccio e il sequestro di 3638,34 g. di marijuana, 1328,53 g. di cocaina rinvenuta a seguito di perquisizione nell’autovettura e nell’abitazione dell’uomo.

Durante la perquisizione dell’abitazione è stato sottoposto a sequestro anche un trolley nero contenente una pressa d’acciaio, composta da castello, martinetto idraulico e due stampi con relative piastre, un bilancino di precisione e numerosi sacchetti utilizzati per confezionare lo stupefacente in dosi.

“I 7 kg di sostanza da taglio trovati, sempre polvere bianca – spiega Apicella – sarebbero stati utilizzati per moltiplicare questo chilo e mezzo di cocaina fino a 8-9 kg, con un valore sul mercato non indifferente, considerando che lo stupefacente era rivolto a piccoli consumatori e abbiamo trovato infatti circa 50 bustine di mezzo grammo già pronte, vendute a circa 50 euro la bustina”.

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