Roma. E’ attesa dopo le 20 di stasera la sentenza della prima sezione della corte di Cassazione di Roma relativa al processo contro i 10 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per i fatti di piazza relativi al g8 di Genova del 2001. Il collegio si è riunito in Camera di Consiglio poco dopo le 16, non appena i legali dei no global hanno ternitato le loro discussioni.
Il pg Pietro Gaeta, lo stesso che otto giorni fa ha chiesto la conferma delle condanne per i poliziotti responsabili del massacro della diaz, ha chiesto nella sua requisitoria, la conferma anche delle pesantissime pene chieste dalla Corte di appello di genova per i no global, pene che vanno dai 7 ai 15 anni di carcere.
Per Gaeta i vandalismi di parte dei manifestanti “assunsero una forma di realizzazione sistematica: le strade furono disselciate per lanciare le pietre, le vetrine rotte per lanciare le molotov, i bancomat sfondati per rubare i soldi e i cassonetti usati come trincee urbane”. Il pg, inoltre, ha sottolineato come “dove c’e’ devastazione, non ci puo’ essere altra libera manifestazione del pensiero, quindi questo reato e’ perseguito da una norma garantista a tutela delle garanzie stituzionali dei cittadini”
Intanto davanti a piazza Cavour prosegue il presidio pacifico dei manifestanti. Questa mattina una delegazione del comitato 10×100 è entrata nel “Palazzaccio” per consegnare alla corte le 30 mila firme raccolte per chiedere l’annullamento della sentenza.
Il palazzo della Cassazione è blindato da questa mattina da cordoni di polizia. A Roma alcuni manifestanti si sono dati appuntamento a Trastevere per commentare la sentenza. In caso di conferma delle condanne sono probabili cortei pacifici in diverse città.