Genova. “Basta annunci si apra un confronto con il sindacato sui destini delle Aziende Finmeccanica”. Queste le prime parole con cui Antonio Caminito e Francesco Grondona, Fiom Genova, rispondono al ministro Passera.
“E’ gravissimo ciò che il Ministro Passera ha illustrato in Parlamento, perché conferma ancora una volta che il Governo, non ha nessuna posizione su Finmeccanica e lascia le scelte al Management aziendale. Le rassicurazioni date dal Ministro sono già presenti nei documenti ufficiali di Finmeccanica ed è la posizione dell’Amministratore Delegato Orsi, a dire il vero – spiegano – Finmeccanica nell’annunciare le cessioni rassicurava i Dirigenti affermando: ‘abbiamo fissato semplici ma ferme condizioni per procedere nelle negoziazioni: il mantenimento in Italia della capacità di sviluppo, il mantenimento dei livelli occupazionali, la salvaguardia dell’indotto’. Il Ministro se deve ribadire la posizione dell’azienda lo faccia almeno in modo corretto e completo”.
“Non conosciamo aziende che al momento in cui acquistano, affermano il contrario di ciò che Orsi e dopo il Ministro, cita come rassicurazioni. Questo Governo è incapace di gestire le materie industriali, è per questa ragione che abbiamo chiesto l’avvio di un confronto – proseguono – Sette lettere inviate dal Prefetto di Genova ed una richiesta, successiva ad iniziative di sciopero, fatta dagli enti Locali non è risultato sufficiente; si porta avanti un disegno esclusivamente finanziario senza nessuna logica industriale, e lo si fa senza aver aperto un tavolo di confronto: non è mai avvenuto in questo Paese”.
Vicende delicate come questa andrebbero trattate diversamente, secondo i due sindacalisti. “Ribadiamo che le politiche industriali di un Paese non possono essere decise da un amministratore delegato, Finmeccanica è una delle ultime realtà industriali del paese – concludono – l’economia reale presidente Monti che lei cita è questa, dimostri con i fatti che la vuole tutelare”.