Ex manicomio di Quarto, il consiglio municipale del Levante chiede un tavolo di confronto

lorenzo pellerano

Genova. Attualmente all’interno della struttura dell’ex manicomio di Quarto, venduta nel dicembre 2011 dalla Regione Liguria ad Arte, a causa del buco di 150 milioni di euro nei conti della sanità, sono ancora operativi servizi sanitari e amministrativi, Rsa psichiatriche, residenzialità, semiresidenzialità e assistenza disabili, Rsa per anziani, il centro Alzheimer, il Servizio Disturbi Alimentari, nonché la storica biblioteca del Dipartimento di Salute Mentale, il Museo delle Forme Inconsapevoli, l’archivio storico delle cartelle cliniche, la mensa, la sede di una cooperativa sociale, le aule per la formazione dell’infermieristico.

Ieri sera il consiglio municipale del Levante ha approvato all’unanimità un documento, contenente alcune integrazioni proposte dai consiglieri di minoranza, in cui si chiedono garanzie sul futuro dei servizi e delle aree dell’ex manicomio di Quarto, nonché l’attivazione di un tavolo di confronto che veda la partecipazione del Distretto Socio-Sanitario, di Asl 3, Regione, Provincia, Comune, Municipio, Arte e del Coordinamento di Quarto.

“Si tratta di un’iniziativa importante che tutti i gruppi all’opposizione hanno voluto fortemente sostenere – spiega Walter Vassallo, presidente della I Commissione, competente in materia di pari opportunità – Un esempio tangibile, dove il buon senso è stato trasversale a qualsiasi posizione individualistica. Siamo tutti in perfetta sintonia con il testo, approvato all’unanimità dal consiglio, che include le integrazioni portate avanti da tutti i gruppi della minoranza. Alcune di queste integrazioni sono frutto delle osservazioni fornite dall’Associazione famiglie pazienti psichiatrici Alfapp, che ringrazio, e hanno l’obiettivo di scongiurare scenari di emarginazione per i pazienti e garantire che non si presentino casi di disorientamento per paventati trasferimenti verso altre strutture”.

Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, che da mesi si sta occupando della questione riguardante la cessione degli immobili Asl, ha assistito ai lavori del consiglio municipale e sostiene la richiesta del Municipio Levante: “Ritengo molto significativa la presa di posizione unitaria del Municipio: si chiede a Regione, Arte e ad Asl di discutere insieme il futuro delle aree di Quarto, dei pazienti e dell’offerta sanitaria nel Levante cittadino. Mi auguro che questa richiesta, assolutamente ragionevole, venga accolta al più presto. C’è poco tempo per risolvere un grande pasticcio, ma il quartiere e i pazienti hanno diritto di dire la loro su un’operazione che porterà molti milioni di euro nelle casse pubbliche”.

I principali obiettivi da raggiungere in sede di tavolo di confronto sono la sospensione dei trasferimenti dei pazienti, un accordo per continuare a garantire i servizi sanitari alla struttura del Levante genovese cercando di costituire una Casa della salute ed il mantenimento – almeno parziale – della funzione pubblica delle aree di Quarto.

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