Genova. “Una rivalutazione delle modalità di attuazione dell’operazione ‘dragaggio del porto’ con perizie di tecnici qualificati o super partes che valutino gli edifici, dei cui risultati siano informati gli abitanti del Sestiere”.
E’ quanto chiedono un gruppo di residenti del Sestiere del Molo a seguito dei lavori di sistemazione dei fondali prospicienti a Calata Gadda. I cittadini si dicono preoccupati “delle 6500 esplosioni previste”, e chiedono inoltre che le autorità cittadine “si rendono Garanti ufficialmente della nostra sicurezza, di quella delle nostre case e di eventuali danni di qualsiasi natura. Nel frattempo – fanno sapere in una nota – riteniamo indispensabile la sospensione o quantomeno la riduzione della potenza esplosiva, e la totale sospensione delle ore notturne”.
“Tutti i palazzi subiscono scuotimenti percepiti in maniera rilevante e ci si sveglia di notte per il movimento del letto – sottolinea Otello Parodi – ci chiediamo se chi ha deciso e autorizzato questi lavori ha valutato gli edifici interessati che ,ricordiamo, sono per la maggior parte risalenti ad epoca medievale e sopraelevati in fasi successive”.
Ricordiamo anche che oltre l’indebolimento per queste sopraelevazioni gli edifici hanno subito innumerevoli attacchi, tra cui i bombardamenti che nella 2° Guerra Mondiale hanno raso al suolo metà quartiere, I lavori per l’EXPO’ 1992, con vibrazioni durate anni; i lavori con il sottopasso di Caricamento con altrettante vibrazioni; i lavori del Metrò; i Magazzini dell’Abbondanza, i rifacimenti fognari con conseguente allargamento della sede ,dei tubi di dimensioni enormi; senza contare tutti i movimenti tellurici, gli ultimi dei quali hanno provocato lesioni a Palazzo San Giorgio (Sede dell’Autorità Portuale ) ci domandiamo anche :cosa succederà alle prossime scosse?”.