I ladri in Italia hanno trovato il loro nuovo eldorado: i cassonetti con i vestiti usati. I furti sono in aumento, tanto da poter parlare di vero e proprio fenomeno. Un’altra sfaccettatura della crisi, che ‘colpisce’ e fa cambiare abitudini anche ai ladri. I furti sono in aumento, tanto da poter parlare di vero e proprio fenomeno. Un fenomeno in crescita dovuto alla crisi galoppante. C’è un vero e proprio boom dell’usato griffato, ovvero vestiti che vengono riciclati nei mercatini e in alcune vere boutique del riciclo di lusso.
La crisi è anche questo, un cambiamento di consumi: non è la fine del consumismo. E’ notizia di pochi giorni fa che un pusher è stato pagato con vestiti usati di marca. Un 33enne tossicodipendente ravennate invece che con i contanti ha pagato il suo spacciatore con vestiti di marca usati ma non troppo.
“Alla luce di questi fatti – spiega Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” – è necessario che la raccolta degli indumenti usati sia effettuata da associazioni di chiara specchiatezza e con requisiti di onorabilità. Inoltre la raccolta deve essere effettuata in appositi contenitori che consentono l’immissione dei vestiti usati ma non la loro sottrazione se non da parte degli enti all’uopo abilitati. Tutto ciò per assicurarsi che gli indumenti usati siano effettivamente devoluti ai bisognosi e non e non diventino strumento di lucro per soggetti poco raccomandabili”.