Levante. Un Tigullio più coeso e più forte. Dall’incontro di ieri sera tra i Sindaci di Chiavari, Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Sestri Levante, è maturata una posizione comune e forte per salvaguardare l’autonomia del Tigullio di fronte alla possibilità di accorpamento dei Comuni nell’Area metropolitana di Genova.
Roberto Levaggi, Giuliano Vaccarezza, Giorgio Costa, Roberto De Marchi e Andrea Lavarello si sono riuniti in serata al Lord Nelson per raggiungere un’unità di intenti delle principali amministrazioni del Golfo. Un incontro proficuo che, come precisano i sindaci, ha permesso di strutturare una collaborazione capace di andare oltre alla singola contingenza del decreto legge del Governo riguardante il riordino delle Province e delle Aree metropolitane e che potrà giovare nel futuro al Tigullio.
La posizione raggiunta è chiara: puntare con forza a mantenere l’autonomia del Tigullio e dei suoi Comuni di fronte all’accorpamento indistinto nell’Area metropolitana di Genova. Una soluzione che potrebbe ledere un territorio ricco, con peculiarità uniche e che nella storia si è sempre contraddistinto dal capoluogo ligure. I sindaci, quindi, precisano la volontà di non voler vedere le proprie amministrazioni inghiottite da altre macchine amministrative.
I sindaci concordano che valuteranno le soluzione possibili, in modo da prendere delle decisioni basate sulle reali convenienze della propria popolazione così come prevede la Costituzione in materia di enti locali.
“Non si tratta in questo momento di scegliere tra Genova o La Spezia – dice il sindaco di Chiavari Roberto Levaggi – ma di garantire e preservare un’autonomia e una forza che i Comuni del Tigullio hanno sempre avuto. Non possiamo accettare di vedere le nostre amministrazioni depauperate dei propri poteri. Da parte nostra i timori su questo rischio, persistono nonostante le dichiarazioni dei membri del Governo che ci hanno rassicurato sul fatto che i Comuni delle aree metropolitane non verranno ridotti a municipi interni. Il nostro è un territorio che ha da sempre rivendicato la sua autonomia e quindi non può essere svilito sotto il punto di vista politico, del funzionamento delle istituzioni e della rappresentanza democratica”.