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Calcio a cinque, San Lorenzo della Costa rinuncia (ancora) alla serie B nazionale

calcetto San Lorenzo

Santa Margherita. La storia si ripete: campioni in Liguria, impotenti a livello nazionale. Il San Lorenzo della Costa è costretto a rinunciare alla serie B, dopo aver vinto tutto quello che si poteva vincere in serie C, campionato e Coppa Italia. È la terza volta che succede, negli ultimi cinque anni.

“Trasferte, campo da gioco e giocatori – spiega il presidente Alberto Balsi -. Tre problematiche di difficile risoluzione sulle quali, evidentemente, la Divisione Calcio a Cinque della Federcalcio non ha mai voluto riflettere e non ha mai ascoltato le richieste delle società piccole e di provincia come il San Lorenzo della Costa”.

Trasferte: “Fino a qualche stagione fa, quando il San Lorenzo della Costa partecipava alla serie B, il viaggio più lungo era a Chiavenna, casa del Gordona, in provincia di Sondrio – ricorda Balsi -. Adesso, nel girone A con liguri, valdostane, lombarde e piemontesi è stata inserita anche la Sardegna, con due società, quindi due viaggi in aereo a Cagliari”.

Campo da gioco: “L’obbligo di giocare al coperto taglia fuori Santa Margherita e Rapallo dalle nostre possibili sedi di gioco – precisa Balsi -. L’unica alternativa sarebbe giocare a Genova, quindi si perderebbe identità e attaccamento al territorio”.

Infine, giocatori: “La Liguria non ha un bacino tale da godere di un ricambio generazione di tesserati – osserva il presidente del San Lorenzo della Costa -. Acquistare giocatori da fuori Liguria o, a maggior ragione, stranieri o naturalizzati italiani ha un costo enorme, perché bisogna garantire loro vitto e alloggio”.

Ecco perché il San Lorenzo della Costa, prima squadra ligure ad affermarsi in serie B e più volte campione regionale di serie C, deve rinunciare ancora al palcoscenico nazionale. “Il movimento nazionale di calcio a cinque, non si rende conto della situazione di alcune regioni, come la Liguria – dice ancora Balsi -. Inoltre, per partecipare alla serie B, è obbligatorio iscrivere una formazione under 21 al campionato nazionale di categoria. Nell’ultimo anno di serie B, il San Lorenzo della Costa non lo ha fatto e siamo stati multati con 8mila euro. Perché la Divisione Calcio a Cinque non ha provato ad analizzare i nostri problemi? Magari, con quelle 8mila euro si potevano investire in altro modo”.

Insomma, il San Lorenzo della Costa alza bandiera bianca al cospetto della serie B nazionale. Ma non sparirà. La vecchia guardia del gruppo neroverde parteciperà alla serie D provinciale, con una squadra capitanata dal vicepresidente (e giocatore) Pier Paolo Verde. Il minor impegno della società nel calcio a cinque corrisponderà ad un maggiore coinvolgimento della dirigenza (con lo stesso vicepresidente Verde) e di alcuni giocatori nella formazione di calcio ad undici, che partecipa al campionato di Seconda categoria.

“Per alcuni giocatori che sono al San Lorenzo della Costa da oltre 10 anni, può essere arrivato il momento di giocare per divertirsi e non per vincere – chiude Balsi -. Ma nessuno di noi è stanco di vincere. Ci proveremo ancora, chissà che, prima o poi, tornino le condizioni per la serie B nazionale”.

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