Cronaca

Attraversamenti pericolosi, via Montaldo verso la sicurezza: Zebre Sicure fa rete, tra le ipotesi anche un censimento web

strisce pedonali

Genova. La città a misura di ragazzo prende pian piano forma. Il grido d’allarme lanciato qualche mese fa da un gruppo di insegnanti e genitori della Valbisagno inizia a portare i suoi frutti: costituito il Comitato Zebre Sicure hanno prima messo sotto accusa l’attraversamento di via Montaldo a pochi passi dal comprensorio scolastico Burlando e poi hanno portato all’attenzione del Comune e del Municipio una situazione ormai diventata altamente pericolosa.

Confrontando gli investimenti di via Burlando con via Montaldo, il rapporto infatti è di 10 a 1: nella prima sono state falcidiate 3 persone, mentre in via Montaldo nello stesso periodo ben 31. E nel primo qudrimestre 2012 il trend si va confermando. Solo nell’ultimo mese la situazione è rimasta ferma, un “segnale positivo”, ma non realmente fedele, visto il periodo estivo di chiusura delle scuole.

L’appello lanciato poco più di un mese fa dal Comitato era preciso: le istituzioni competenti dovevano farsi carico del problema al più presto. In oltre 30 giorni i primi passi sono stati fatti: il Municipio ha rimosso i cassonetti, ridipinto zebre e linee, e sono stati apposti gli speciali led “occhi di gatto”.

La strada tracciata dal parlamentino della Bassa Valbisagno va verso una soluzione ancora più drastica: “Puntiamo ad abbassare l’attraversamento sul rettilineo, spostando anche la fermata del bus”, spiega il presidente Agostino Gianelli, che nelle scorse settimane ha effettuato due sopralluoghi in via Montaldo, uno con il Comitato e l’altro con i tecnici. Le zebre, infatti, sono troppo vicine alla curva, dove automobilisti poco attenti, superando il limite imposto dei 50 km/h, vanno ad impattare pericolosamente proprio sulle strisce attraversate da studenti e genitori. “Stiamo lavorando per una messa in sicurezza totale dell’attraversamento, e dato l’assenso di Amt e Ami, una soluzione positiva sembra possibile”, conclude Gianelli.

Oggi il Comitato ha chiamato a raccolta i cittadini e le istituzioni. “E’ un incontro dalla doppia valenza – spiega Valentina Ottone – da una parte consegnamo le oltre 150 firme raccolte in questo periodo, dall’altra ascoltiamo le soluzioni proposte da chi di competenza, con l’aggiornamento dei lavori in corso”.

Nel frattempo alla sede di Zebre Sicure continuano ad arrivare segnalazioni e richieste di collaborazione da parte di altri comitati di quartiere e associazioni. “Cercheremo il modo migliore per valorizzare questa sorta di rete che, del tutto naturalmente, si è formata via via e che, sinceramente, non ci aspettavamo. Da parte istituzionale abbiamo trovato la massima disponibilità, vale la pena di tesorizzare questa esperienza”, sottolinea Ottone. L’idea è di fare rete trovando “una forma adatta per incanalare le segnalazioni sul tema, molto sentito in città, e dirigerle verso gli uffici competenti. Stiamo anche pensando a un censimento web”.

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