Anno orribile per il turismo, ma la Liguria è sempre più internazionale: Genova piace agli antipodi

panorama

Liguria. A fronte di oltre 17 milioni di italiani che nella media trimestrale del 2008 avevano fatto almeno un viaggio, oggi se ne contano solo 12,7 milioni, cioè 4,5 milioni di turisti di media in meno per trimestre. E’ la fotografia allarmante lanciata oggi dal centro studi Fipe Confcommercio. La Liguria, però offre un quadro in parziale controtendenza, così coem presentato dall’indagine dell’Osservatorio turistico regionale.

Dopo una crescita dei flussi stranieri nel 2011 (+10%), anche i primi dati consuntivi sulle presenze internazionali nel 2012 sembrano infatti confermare la tendenza all’internazionalizzazione.

Un processo che solo in parte si fonda sul rapporto tra imprese ricettive e tour operator (vi ricorre in media il 26,9% delle strutture ricettive liguri) e che vede, d’altro canto, i tour operator internazionali inserire a catalogo nel 2012 la Liguria e le sue destinazioni in quota stabile, rispetto al 2011, pari a circa il 10% di quelli che trattano l’Italia (10,1% nel 2011, 9,6% nel 2012, 9,8% per il 2013).

Questi dati sono il risultato dell’indagine sul turismo organizzato internazionale, rivolta a 593 Tour Operator internazionali che trattano, quale meta turistica, l’Italia. L’indagine è stata realizzata dall’Osservatorio Turistico Regionale della Liguria, nato nel 2006 dalla collaborazione tra Regione Liguria e Unioncamere Liguria.

La sostanziale stabilità rilevata per la Liguria, si colloca in un contesto nazionale di contrazione – l’Italia mantiene il suo posizionamento privilegiato (seguita da Spagna e Francia) come meta più richiesta dalla clientela ma registra un calo nella quota di Tour Operator che la inseriscono a catalogo: 26,8% nel 2012 contro il 31,2% del 2011 – frutto di dinamiche complesse e contrastanti tra i diversi mercati:

Nel 2012 sono positive le vendite negli USA (18,1% dei tour operator) che crescono del +9,1% e si riscontra tenuta in Australia (il 40% dei T.O. che vendono l’Italia hanno a catalogo come nel 2011 la Liguria, insieme alle altre mete più note del paese, inserendo Genova fra le tappe degli itinerari di vacanza).

In Europa cresce la percentuale di tour operator che hanno a catalogo la Liguria: Austria (venduta dal 15,4% dei T.O. che trattano l’Italia), Ungheria (14,3%), Belgio e Olanda (complessivamente 25,9% dei T.O.), Norvegia (37,5%) e Svezia (23,1%). Riprendono le contrattazioni sul mercato francese, ma al contempo si registra un calo di intermediazione in Svizzera (venduta dal 13% dei T.O.), Regno Unito (4,2%), Polonia (6,3%), Danimarca (17,6%) e Germania (2,7%) e Russia (23,8%). In particolare per la Germania si riscontra una tendenza a “disintermediare” la vacanza verso la Liguria che viene percepita come una destinazione vicina e facile da fruire autonomamente.

Tra i prodotti turistici maggiormente inseriti a catalogo per il 2012: il mare (45,6% ), gli itinerari (17,5%), le città d’arte (14%), il turismo sportivo e i charter (8,8% ).

Il quadro previsionale per il prossimo anno è di una sostanziale stabilità rispetto alle performance del 2012: inserirà a catalogo la Liguria nel 2013 il 9,8% dei Tour operator che vendono Italia(+0,2%).

In particolare rispetto al 2012 si registrerà un aumento a catalogo per la Liguria in Austria, Francia, Gran Bretagna e Svizzera con un calo, per contro, in Russia, USA, Belgio e Danimarca.

Per quanto riguarda i principali prodotti proposti anche nel 2013 i tour operator punteranno su: mare(41,4% di T.O.), città d’arte(17,2%), turismo sportivo(12,1%), viaggi itineranti(12,1%), turismo naturalistico(5,2%).

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