Cronaca

“Banda degli androni”, malmenavano e rapinavano anziani: aumentano i reati contestati al sodalizio

banda degli androni

Genova. Proseguono le indagini della Squadra Mobile genovese sulla ormai famosa “Banda degli androni”, che per mesi ha terrorizzato anziani inermi, malmenati e rapinati all’interno dei portoni delle loro case.
Provvedimento restrittivo nei confronti di Juan Daniel Felix, 36enne nato a

Barcellona, già detenuto perché facente parte della pericolosa banda composta da cittadini albanesi dediti alle rapine di collanine ed altri oggetti preziosi ai danni di persone anziane e diventata famosa come “la banda degli androni”.
In quell’occasione, a conclusione di un’accurata indagine attraverso un minuzioso monitoraggio degli esercizi commerciali di compravendita di oro usato della città, ai rapinatori, tratti in arresto ad Asti poco prima di rifugiarsi in Spagna, erano stati contestati, a vario titolo, ben tredici episodi delittuosi consumati a Genova tra i giorni 19 e 30 del marzo scorso.

Felix, già ritenuto responsabile di alcuni episodi violenti, è stato riconosciuto come l’autore di altre tre rapine, in concorso coi suoi complici. In particolare quella del 24 marzo ai danni di una signora di 70 anni in via Caffa; quella del 26 marzo ai danni di un uomo di 69 anni in via Pareto e l’ultima, risalente al 27 marzo, ai danni di una signora di 63 anni in via Cornigliano.

Lo spagnolo è accusato anche di ricettazione, visto che era stato colto sul fatto mentre rivendeva oggetti preziosi a un compro oro della città.

Il gip del Tribunale di Genova ha emesso anche un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Youssef Diwane, marocchino residente a Genova, già in carcere dal 17 luglio.

Il giovane era stato colto in flagranza mentre rapinava un’anziana signora della collanina nei vicoli del centro storico. L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile ha consentito anche di ritenerlo responsabile di un altro episodio similare, messo in atto nei confronti di una signora di 84 anni che, la mattina del 5 luglio in Via Buozzi, dopo essere stata violentemente aggredita, era stata rapinata della collana che portava al collo. Sempre lui potrebbe essere il responsabile anche di altre rapine, su cui sta continuando ad indagare la polizia.

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