“Volo libero sul 30 giugno 1960 a Genova”: domani la presentazione del libro a Bolzaneto

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Genova. Venerdì 29 giugno, alle 17,30, alla Fratellanza di Bolzaneto (via Monte Pertica, 4) si terrà la presentazione del libro “Volo libero sul 30 giugno 1960 a Genova”, di Franco Monteverde, edito dalla casa editrice genovese Redazione.

Saranno presenti, insieme all’autore, Massimo Bisca, presidente dell’Anpi provinciale di Genova; Gianni Ponta, vicepresidente dell’Anpi provinciale di Genova; Marta Vincenzi, ex sindaco di Genova. Modererà il dibattito Mario Bottaro, editore di Redazione e direttore del mensile Liguria Business Journal.

Che cosa accadde a Genova il 30 giugno 1960? La protesta contro il congresso del Msi che doveva tenersi in città fu una “rivolta di piazza”, un tentativo di insurrezione? Partendo dalla proposta del sindaco di Genova Marta Vincenzi di intitolare una strada a quella data, Franco Monteverde ha scritto questo pamphlet che unisce ricordi e aneddoti personali, testimonianze, profili di personaggi in buona parte scomparsi, fatti storici, documenti. Lo scopo preciso: invitare anche chi si sta opponendo a quella proposta di aderire, riconsiderandone il senso e leggendola come elemento di un robustissimo filo rosso che collega tra loro avvenimenti indissolubilmente legati alla storia di Genova. Insurrezioni popolari che, dal Cinquecento in poi, vengono interpretate nella stessa chiave: il rifiuto di una prepotenza che arriva dal di fuori e la difesa di un patrimonio di valori e di libertà ritenuti ormai definitivamente acquisiti. Valori che, anche storicamente, erano vivi e sentiti profondamente dalle élite e dai ceti popolari; valori pronti a riemergere improvvisamente in caso di bisogno.

Sotto questa nuova chiave interpretativa, il 30 giugno 1960 diventa un tassello che ricorda una serie di sommosse che, partire dal 1507, con la sommossa delle cappette, transita nella ribellione contro le prepotenze di Carlo Emanuele I di Savoia e nella rivolta di Balilla del 1746, fino al 1799 e al 1849 (con il sacco di Genova messo a segno da La Marmora), raggiungendo lo sciopero del 1900, gli scioperi del 1944 e la Resistenza.

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