Economia

Uil Liguria, tempi di spending review: “Cogliere l’occasione per rivedere le spese superflue”

lella trotta

Genova. In tempi di crisi e “spending review” è  necessario cogliere l’occasione per rivedere le spese superflue e ridondanti per garantirele risorse ai servizi sociali, trasporto pubblico locale e investimenti. Ridare fiato alle imprese liguri è l’obiettivo da perseguire per far ripartire l’occupazione.

E’ di questi giorni la decisione della Regione Liguria di chiudere un ente davvero inutile come il Centro per la ricerca e l’innovazione. Un ente che di fatto si è rivelato un doppione degli uffici regionali e che ha utilizzato personale, sedi e strutture in via Dante 6. Ci chiediamo se le risorse  umane e finanziarie del centro saranno assorbite da FILSE  che in epoca di riduzione dei costi ha già assorbito il BIC Liguria insieme ai suoi dipendenti.  I contratti in essere che fine faranno? Chi pagherà gli affitti degli uffici?

La UIL di Genova e della Liguria si augura che la Giunta regionale rimetta in discussione  il sistema  allargato di agenzie e società partecipate senza ingaggiare una difesa di feudi personali ma con impegno e  trasparenza. Non è necessario partire da zero poichè competenze e professionalità devono essere salvaguardate. Ciò che non è più possibile mantenere sono le isole dorate in cui si discute se aumentare lo stipendio ai dirigenti o mantenere le auto blu,  vedi Datasiel. A proposito di Datasiel, non comprendiamo le ragioni di una sua mancata  trasformazione in agenzia visto che lavora esclusivamente per la Regione stessa, ASL e Comuni. Così facendo la Regione Liguria risparmierebbe, ad esempio, l’IVA che l’ente paga all’azienda.

Nell’occhio del ciclone anche l’Agenzia Sanitaria Regionale che non ha mai trovato una sua identità e che svolge funzioni che prima erano assicurate dall’assessorato alla salute. Oggi l’assessore Montaldo ne vuole una nuova per gli acquisti unificati. Ma che senso ha collezionare agenzie quando si tagliano i servizi? Dal 2009 ad oggi si sono verificate quasi 3 milioni  di prestazioni ambulatoriali in meno. Sempre sul tema noi della UIL ci poniamo un’altra domanda: perchè la ASL 3 deve pagare una penale di 4 milioni 386 mila euro per l’ospedale mai realizzato nell’area dell’ex Miralanza? Qualcunorisponderà per questo errore? Rappresenta un buon inizio la semplificazione operata da FILSE con alcune fusioni. L’impegno dell’Assessore Rossetti perla razionalizzazione delle risorse deve andare avanti anche all’interno di FILSE, diventata la chiave di volta dell’organizzazione finanziaria della Regione.

Qualche segnale di vita sul pianeta della politica c’è e bisogna riconoscerlo. Per questo la UIL di Genova e della Liguria chiede di aprire un tavolo discussione con il Presidente della Regione, Claudio Burlando e l’Assessore al Bilancio Sergio Rossetti. L’obiettivo è individuare le risorse economiche necessarie alle spese sociali e la razionalizzare dei costi. Un esempio negativo proviene dall’l’avvenuta separazione del personale del Consiglio Regionale da quello della Regione che ha moltiplicato costi di gestione e dirigenti. Oppure vogliamo parlare del meccanismo che permette ai consiglieri di avere un “portaborse” a carico della Regione a tempo determinato e soggetto  a spoil system? Possiamo anche  concordare sul fatto  che esista personale che svolga funzioni di segreteria ai consiglieri ma è necessario che queste persone siano dipendenti soggetti a concorso pubblico non a dictat politici.

Anche con il nuovo Sindaco, Marco Doria, sarà necessario aprire un dialogo rapidamente. I temi? Il Bilancio del Comune di Genova in discussione e il paventato aumento dell’IMU che ci preoccupa fortemente per le ricadute sui cittadini più deboli. Un Bilancio difficile ma che deve essere discusso, analizzato e condiviso dalle parti sociali anche ricercando razionalizzazioni e risparmi.

Pier Angelo Massa, Segretario Generale UIL Genova e Liguria
Lella Trotta, Segretario Confederale UIL Genova e Liguria

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