Lettera al direttore

Uil, lettera aperta del segretario Massa al sindaco di Genova

Genova. Caro Sindaco, da subito le voglio esprimere la soddisfazione della UIL di Genova e della Liguria per l’attenzione che intende rivolgere ai servizi alla persona. Le scrivo perché ci terrei ad affrontare insieme a lei e alla sua Giunta alcuni temi che per il sindacato sono estremamente importanti: eccessiva tassazione, lotta agli sprechi, all’antipolitica e all’indifferenza, forme di risparmio e tutela dei lavoratori e dei cittadini.

Non può sfuggirle che il recupero delle risorse attraverso l’imposta sulla casa, la temuta IMU, rischia, così come è stata studiata, di essere una patrimoniale per i poveri. Come sa, nel corso del confronto avvenuto pochi giorni fa con le OO.SS, la UIL ha manifestato la propria contrarietà all’innalzamento indistinto dell’aliquota IMU al 5 per mille per la prima casa. Così facendo non si tiene conto delle peculiarità reddituali dei nuclei familiari proprietari dell’unica abitazione di residenza. Per non parlare dell’innalzamento degli estimi catastali senza visure reali. Inoltre è previsto l’aumento dell’Irpef comunale dallo 0,7 allo 0,8 % che si va ad aggiungere alla pressione fiscale diretta e indiretta promossa a livello nazionale. Qualche tempo fa la UIL ha segnalato anche la ricezione di diverse centinaia di multe relative agli errori sul calcolo dell’Ici riferito agli anni precedenti che, se pur dovuti, si sommano tragicamente agli attuali balzelli.

Con l’obiettivo di essere costruttivi, restiamo in attesa di ridurre e rimodulare, entro il 30 settembre 2012, l’aliquota IMU in essere, valutando insieme le occasioni di risparmio avviando nel contempo un ragionamento sulla macchina comunale. Siamo infatti disponibili al dialogo e al confronto anche perché a noi non piace il vento di antipolitica che soffia sulla nostra Città. Nel corso dell’ultima campagna elettorale il segnale è stato forte. La causa della disaffezione è da ricercare nelle difficoltà economiche e nella presunzione della politica di rappresentanza che resta lontana anni luce dalla vita reale. Gli sforzi messi in atto per semplificare tanto il sistema politico, quanto l’apparato burocratico sono miseramente falliti. I tagli occupazionali, paventati dall’attuale Governo, rischiano di mettere in crisi la macchina organizzativa pubblica. La strategia dei tagli lineari è volgare e viene adottata da chi non è davvero interessato a mettere in campo un serio impegno politico.

Noi siamo preoccupati per la perdita di interesse e di rispetto per il lavoro. La montagna di fango, quella che da anni viene riservata alla categoria del pubblico impiego, non fa che avvelenare il clima sociale e dividere i lavoratori. Il settore pubblico è considerato da molti un costo. E in un certo senso è giusto così: i cittadini devono consumare risorse per ottenere servizi indispensabili. Non solo, ma in un paese civile i costi di sanità, ricerca, scuola sono destinati a salire se l’obiettivo della società è quello dello sviluppo e dell’innovazione. La nuova sfida è riqualificare, risanare, razionalizzare e ristrutturare. La pubblica amministrazione si deve dotare di strumenti atti a misurare i risultati conseguiti e quindi capaci di sviluppare un piano di sistemi premianti. Si tratta di capire se esiste una condivisione di obiettivi e di individuare attraverso la partecipazione e la concertazione un percorso che sia in grado di raggiungerli.

Questa è la sfida che noi siamo disposti a condividere con lei e la sua Giunta, perché all’efficienza della macchina pubblica può corrispondere l’efficienza per l’intera Città. Caro Sindaco, noi siamo disponibili ad affrontare questa sfida: ognuno con le proprie responsabilità. Non possiamo far altro che mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra capacità concertativa per poter tutelare al meglio i lavoratori e quei cittadini che davanti alla burocrazia si sono sentiti soli e disarmati.

Pier Angelo Massa
Segretario Generale UIL Genova e Liguria

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