Trasporto pubblico, Melgrati: “Stravolto disegno di legge e cancellati interi articoli”

melgrati

Regione. “Siamo stati chiamati in IV commissione a discutere una legge che è stata stravolta venerdì dalla giunta, senza saperlo prima!” commenta così il consigliere regionale del Pdl Marco Melgrati la decisione della giunta regionale di cancellare gli articoli 12, 13 e 14 del disegno di legge sul trasporto pubblico regionale e locale sulla base dei rilieve dell’autorità antitrust.

“Ho immediatamente fatto rilevare in Commissione che sia i consiglieri regionale, sia gli auditi non erano a conoscenza in precedenza di queste modifiche gravi – spiega Melgrati – nonostante le mie rimostranze abbiamo comunque ascoltato in audizione i rappresentanti delle imprese del Trasporto Pubblico Locale su gomma e ferro e della Confervizi, disorientati dalle novità apprese in Commissione, che ovviamente loro, come noi consiglieri, non potevamo conoscere prima”.

L’esponente del Pdl continua: “Le audizioni sono quindi continuate dopo i miei rilievi, nonostante il testo della legge sia stato stravolto, e quindi la discussione è diventata sterile se non inutile. Palese l’imbarazzo anche dei commissari di maggioranza, anch’essi all’oscuro di tutto”.

“In un mondo ormai telematico dove basta un clic per spedire un documento dall’altra parte del mondo, la giunta ha atteso il giorno della commissione, ben 4 giorni dopo, per comunicare a commissione inoltrata, a consiglieri e auditi le sostanziali modifiche e omissioni della Legge. Riteniamo grave in particolare la cancellazione dell’art. 13, che prevede una tutela del personale dipendente presso le aziende oggi operanti – prosegue Melgrati – infatti il comma 1 dell’art. 13 recitava: “tutto il personale dipendente delle aziende che gestivano il servizio di trasporto prosegue, nel territorio provinciale, il proprio rapporto di lavoro nell’ambito dell’azienda subentrante senza soluzione di continuità, mantenendo tutte le proprie condizioni economiche e normative derivanti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dalla contrattazione integrativa aziendale”.

“Questa era una condizione che a Trenitalia, per esempio, non stava bene, come anticipato dal dott. Enrico Melloni, responsabile della Direzione Regionale Liguria di Trenitalia S.p.a., divisione passeggeri regionali. Ci chiediamo come, con la eliminazione di questo articolo della legge in particolare in omaggio alla autorità Antitrust, potranno essere tutelati i lavoratori del settore del trasporto su gomma e su ferro, sia per quanto riguarda l’occupazione sia per quanto attiene ai livelli contrattuali in essere.
Se è vero che questi articoli non potevano essere approvati, pena la invalidità della legge, è anche vero che non si è nemmeno provato a formulare una soluzione che contemperi il mantenimento del posto di lavoro e i livelli stipendiali e contributivi in essere. Si rischia, per parte del possibile vincitore, in nome della riduzione dei trasferimenti dello Stato, del pareggio di bilancio e del profitto, oltre ad una riduzione dei servizi offerti e dei chilometri erogati, una riduzione considerevole dei numeri degli addetti e dei livelli contributivi e salariali. Se non si correrà ai ripari gli effetti sull’occupazione potranno essere molto gravi!”, conclude Melgrati.

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