Genova. Domenica 10 giugno 2012 alle ore 15.30, con replica martedì 12 alle ore 20.30, al Teatro Carlo Felice ritorna “Turandot”, l’estremo capolavoro di Puccini, nell’ormai classico, applauditissimo allestimento del Teatro Carlo Felice curato, per la regia, da Giuliano Montaldo, e con le scene di Luciano Ricceri, i costumi di Elisabetta Montaldo Bocciardo, le coreografie di Giovanni Di Cicco, le luci di Luciano Novelli. Sul podio, Marco Zambelli, genovese di nascita e di formazione, da anni ormai direttore di fama internazionale. Dopo l’ultima rappresentazione genovese del 2003, che prevedeva il nuovo finale composto da Luciano Berio due anni prima, l’incompiuta Turandot viene ora riproposta con il tradizionale completamento di Franco Alfano.
Il libretto racconta una fiaba “cinese” ambientata a Pechino, che i librettisti Giuseppe Adami e Renato Simoni trassero dall’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi (1762). La protagonista, Turandot, è un’algida principessa che dispensa morte per due terzi dell’opera, sciolta solo, nel suo gelo sentimentale, dal Principe Ignoto Calaf, l’unico che, novello Edipo, è in grado di risolvere gli enigmi da lei proposti. Tra personaggi di grande rilievo drammaturgico come quelli dei due protagonisti, e altri più leggeri come le macchiette quasi fumettistiche dei tre ministri dell’imperatore Ping, Pang e Pong, uno spazio a sé si conquista la figura di Liù, la dolce schiava che sacrifica la vita per il bene dell’amato principe Calaf. L’opera, che ha sempre esercitato su tutti, amanti e non di Puccini, un fascino quasi stregonesco, per via delle sue inesauribili invenzioni musicali e orchestrali, andò in scena per la prima volta alla Scala il 25 aprile 1926, diretta da Toscanini, che fermò l’esecuzione dopo la scena del sacrificio di Liù, laddove Puccini, cioè, aveva interrotto la composizione per l’aggravarsi della malattia che lo avrebbe portato alla morte di lì a poco.
In questa seconda trance di recite, dopo la prestigiosa Giovanna Casolla, nel ruolo Turandot canterà un’ altra grande interprete: l’austriaca Martina Serafin, uno dei soprani contemporanei più applauditi a livello mondiale, affiancata dalla voce tenorile di Antonello Palombi, di nuovo nei panni del Principe Calaf, mentre il ruolo di Liù sarà sostenuto dalla straordinaria Donata D’Annunzio Lombardi.
Completano il cast Alessandro Guerzoni (Timur), Francesco Verna (Ping) Enrico Salsi (Pang), Manuel Pierattelli (Pong), Massimo La Guardia (L’Imperatore Altoum), Fabrizio Beggi (Un Mandarino).