Genova. In questi giorni questa O.S. ha raccolto numerose lamentele che evidenziano forte delusione e irritazione per le scelte dell’Amministrazione in merito al mancato adeguato riconoscimento premiale, nei confronti degli operatori della Polizia di Stato genovese che in occasione dell’ultima tragica alluvione, hanno messo a repentaglio la propria incolumità per prestare servizio di soccorso pubblico a favore della cittadinanza.
Dagli elementi a disposizione del SILP CGIL non si riesce a comprendere quali siano stati i criteri che hanno determinato la scelta di limitare il riconoscimento premiale ad un sua parola di “compiacimento” e di non proporre, tranne che per alcuni limitatissimi casi, alle Commissioni Ministeriali competenti per “lode, encomio, encomio solenne e promozione” numerosissimi nominativi di operatori che indubbiamente si sono contraddistinti durante quel tragico evento.
Avevamo apprezzato i suoi buoni propositi che assicuravano il personale in merito ad un equo riconoscimento premiale nei confronti dei colleghi che operano su strada, rischiando la propria incolumità ma evidentemente le sue promesse non sono state mantenute e ci chiediamo il perché!
Sig. Questore, non è sufficiente riempire i discorsi istituzionali di parole ricche di buoni propositi (ultimo quello per la Festa della Polizia di una settimana fa)
Chi lavora per la sicurezza dei cittadini è stanco di dover essere valutato da dirigenti o funzionari inesperti che, denotando evidenti limiti caratteriali e ormai forse disabituati a lavorare su strada, filtrano in base giudizi preferenziali o “amicali”, l’operato di professionisti magari non disposti ad “eseguire” all’istante disposizioni che per esempio potrebbero addirittura mettere a repentaglio l’incolumità di chi opera su strada.
L’arcaico strumento del “rapporto informativo”, la pagella di fine anno con la quale ogni dipendente viene giudicato dall’Amministrazione, è basato su superati concetti da “caserma” eppure, sig. Questore, lei lo sa, che spesso l’avanzamento di carriera nella Polizia di Stato nell’anno 2012, dipende proprio da quella valutazione che comprende anche i riconoscimenti premiali
Ecco perché i poliziotti sono sempre più delusi e irritati di fronte ad un distacco sempre più accentuato dai vertici.
Quei vertici che in qualche modo cascano sempre in piedi. Qualunque sia il ruzzolone nel quale incappano!
Per questo riteniamo necessario chiedere l’apertura di un indagine conoscitiva interna finalizzata ad individuare le motivazioni e le cause di scelte premiali che hanno creato tanto disagio tra i colleghi.
Le ricordiamo che oltre ai numerosi Uffici della Questura che hanno visto dei dipendenti coinvolti nei soccorsi per l’alluvione(dall’UPG,impegnato massicciamente ma notevolmente penalizzato ai Commissariati , Divisioni e uffici specialistici), ci sono altri reparti genovesi che ci stanno segnalando lamentele, quali per esempio il Reparto Mobile e il Reparto Prevenzione Crimine e prevediamo altre richieste d’intervento da parte di altre Specialità Polstato coinvolte nei soccorsi
Si resta in attesa di urgente e dettagliato riscontro
Il Segretario Generale Provinciale
Roberto TRAVERSO