Cronaca

Sampdoria in A, la scintilla dell’aggressione ai tifosi: “Cosa avete da festeggiare?”

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Genova. Il giro di volta delle indagini sull’aggressione ai cinque tifosi sampdoriani, che sabato notte a Molassana stavano festeggiando il ritorno della Sampdoria in serie A, è tutto dentro una frase riferita da un testimone agli investigatori della Squadra Mobile di Genova.

“Cosa avete da festeggiare?”, avrebbe apostrofato uno degli aggressori alle vittime. Una frase che secondo gli agenti potrebbe restringere il campo delle indagini indirizzandole verso uno scontro tra ultrà o pseudo ultrà del Genoa e della Sampdoria.

Intanto questa mattina la prima relazione della Squadra Mobile è arrivata in Procura dove è stato aperto un fascicolo per reati di duplice tentato omicidio e lesioni gravissime. Il sostituto procuratore, Massimo Terrile, nelle prossime ore dovrà convalidare il sequestro di caschi, aste e bottiglie effettuato sul posto dagli agenti delle volanti della questura.

Le condizioni dei due tifosi sampdoriani, feriti gravemente uno al polmone l’altro al fegato, migliorano. I due ragazzi restano sotto osservazione ma non sono in pericolo di vita. Un terzo tifoso sampdoriano, anch’esso in prognosi riservata e in rianimazione, era stato invece accoltellato all’addome e alla coscia.

“Non c’è stato alcun scontro o rissa, siamo stati vittime di una vile aggressione”, sostiene l’ Irish clan, il club
sampdoriano di cui fanno parte i feriti. “Appena conclusa la partita col Varese che ci ha riportato in A – spiegano i rappresentanti del club – alcuni di noi, compresi ragazze e ragazzi molto giovani, stavano festeggiando
davanti alla sede del nostro club in attesa di raggiungere piazza De Ferrari per unirsi ai festeggiamenti, quando sono
stati improvvisamente e vigliaccamente aggrediti da alcuni personaggi armati con spray al peperoncino e coltelli ed e’ nato un parapiglia. Questo è quanto accaduto. Ogni altra descrizione dei fatti è falsa e strumentale. A tal proposito sottolineiamo che si e’ trattato di un’azione infame che nulla ha a che vedere con le dinamiche del mondo ultras, invitiamo quindi tutti a non strumentalizzare la vicenda in questo senso”.

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