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Pesca a traina, la prima prova è una questione di famiglia: trionfo di Davide e Nicolò Lobiano

pesca sportiva illegale in mare

Rapallo. L’uno gareggia anche per l’altro. Accade in tutti gli sport di squadra. Il numero minimo è due. E in tutte le discipline oltre che il talento ci vuole anche l’affiatamento. Ma quando la coppia che gareggia (e vince) è formata da padre e figlio, il successo si trasforma in notizia.

Ecco così che la prima prova stagionale di pesca a traina costiera è tutto della famiglia Lobiano del Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi (lo skipper era Claudio Fontanelli). Davide, il padre, e Nicolò, il figlio, sedici anni, hanno centrato la vittoria finale nella prova che ha visto l’organizzazione della Lega Navale di Rapallo. Lobiano senior e junior sono balzati, così, agli onori delle cronache anche se Davide Lobiano prova a minimizzare. “E’ andata bene, diciamo che siamo stati anche un po’ fortunati – dice -. Siamo contenti, ma l’importante è divertirsi”. Inutile dire che a questo punto la coppia rapallese cercherà la qualificazione alle finali nazionali alla prossima prova in programma a settembre questa volta con l’organizzazione del Circolo a cui sono iscritti. “Vediamo – dice sempre Davide Lobiano -. A maggio non abbiamo potuto partecipare un po’ per questioni organizzative e un po’ perchè comunque non ci sentivamo ancora pronti. Ma l’anno prossimo, se ne avremo la possibilità, non ci tireremo indietro”.

Intanto Lobiano senior e junior si godono la vittoria seppur in maniera differente. “Io vivo le cose con maggiore tranquillità rispetto a mio figlio – dice Davide che nella vita fa l’impiegato -. Lui è molto più competitivo. Chissà, magari questo aspetto deriva dal fatto che gioca a calcio negli Allievi della Lavagnese. Comunque va bene così. Vuol dire che ci compensiamo”.

Nicolò, sedici anni, è uno studente del liceo classico Da Vigo. L’anno prossimo sarà al terzo anno. La passione per la pesca logicamente deriva dal padre. “Si può dire che io sia nato sugli scogli di Rapallo con la canna – sorride Davide -. Dopo aver perso il giro ho ritrovato questa passione. E da un paio di anni, convinto da alcuni amici, ho iniziato a pescare in barca grazie all’ospitalità del Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi”.

I risultati si sono visti subito. “Diciamo che siamo sorpresi un po’ anche noi – continua Davide -. Però l’importante è partecipare. Se si perde un pesce o qualcosa va storto, va bene lo stesso. Anche se Nicolò non è molto d’accordo su questa teoria”. La gara di domenica è stata molto avventurosa. Nell’ordine padre e figlio hanno prima agganciato con la loro canna un gabbiano, poi le lenze sono finite nel motore e, quindi, c’è stato il giallo della pesatura finale. “Con il gabbiano abbiamo avuto la fortuna che lui non si facesse male provando a beccare l’esca artificiale e per quello che riguarda noi che non compromettesse l’intera lenza – racconta Davide -. Siamo riusciti a portarlo sotto la barca, gli abbiamo tirato addosso un asciugamano mentre lo portavamo a bordo con il salaio. Quindi siamo riusciti a liberarlo”.

Poco dopo ecco il problema della lenza nel motore a causa di una brusca virata. E’ stato Nicolò a tuffarsi e, con pazienza, liberare il motore. Quindi, alla pesatura, la famiglia Lobiano sembrava seconda. “Qui è entrata in gioco l’esperienza del nostro presidente Riccardo Repetto che ci ha consigliato di far ripetere la pesatura – racconta Davide -. Per carità, la buona fede di chi ha stilato la classifica è fuori di dubbio. Ma può capitare che quando gli scarti sono limitati possano esserci piccoli errori, magari dovuti solo a un po’ d’acqua in mezzo al pesce. Il secondo conteggio ci ha dato ragione”.

Tra le prede della famiglia Lobiano c’erano molti sugarelli e sgombri. “Altri magari hanno preferito concentrarsi su altre prede – osserva -. Noi abbiamo avuto la fortuna di concentrarci su quelle che in quel momento forse erano più numerose”. Per Lobiano senior, però, il segreto dei successi sta negli allenamenti. “Soprattutto quelli che si fanno con il Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi. Intendo le tante gare sociali che vengono organizzate durante l’anno. Si fanno per divertimento, è vero. Ma comunque anche tra noi c’è un pizzico di rivalità. E questo aiuta a preparare meglio le gare”.

Ora riflettori puntati sulla seconda prova. “Vediamo che succede – dice Davide -. Se avremo la possibilità di andare agli italiani, non ci tireremo indietro”. Soddisfatto anche il presidente del Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi Riccardo Repetto. “Sono felice per i nostri due soci che portano onore al nostro circolo – sottolinea -. Tra l’altro il binomio padre figlio sul primo gradino del podio ci inorgoglisce ancora di più visto che tra i nostri obiettivi c’è anche quello di trasmettere alle nuove generazioni la passione per la pesca che fa parte della nostra tradizione”.

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