Genova. Etica, ambiente, cultura e sostenibilità saranno alcuni dei protagonisti di per la Terra e per l’Uomo®, il nuovo progetto editoriale incentrato sul rapporto uomo-natura, che oggi e domani animerà la tenda Yurta dell’EcoSuq. Pensato per promuovere le idee alla base della “Carta per la Terra e per l’Uomo”, il manifesto sulla crisi ecologica concepito nel 2001 dal poeta e saggista Massimo Morasso e sottoscritto da cento tra i più importanti poeti e intellettuali a livello internazionale, tra cui vari premi Nobel e Pulitzer, il progetto è finalizzato a stimolare una maggiore eco-consapevolezza e, al tempo stesso, promuovere una cultura della sostenibilità.
Oggi, alle ore 18, Marco Castagna – Direttore Fondazione Muvita – e Massimo Morasso – ideatore del progetto – racconteranno la genesi e gli sviluppi della “Carta”, documento insuperato per qualità di riflessione e potenzialità di aggregazione, soffermandosi sull’impegno portato avanti verso l’Ambiente da poeti e intellettuali da tutto il mondo. A seguire, letture poetiche di alcuni dei grandi firmatari della Carta (Walcott, Heaney, Adonis, Strand, Zanzotto, etc.) a cura di Lucetta Frisa.
Domani, sempre alle ore 18, la presentazione del libro Dai luoghi profondi. Prose sulla wilderness di James Kilgo a cura di Matteo Meschiari e Mariadonata Villa, sarà l’occasione per approfondire l’innovativo progetto editoriale per la Terra e per l’Uomo® parlando delle prossime iniziative e delle future pubblicazioni.
“La riflessione sul futuro del nostro pianeta – sottolinea Massimo Morasso – non può prescindere da un confronto con le radici storico-culturali, le figure e le metamorfosi dell’immaginario che definiscono il nostro rapporto con gli ambienti e i paesaggi che ci ospitano. Strumenti utili per maturare una coscienza ecologica più consapevole, i libri di per la Terra e per l’Uomo® nascono da un’esperienza intensa di scrittura e daranno voce a percorsi espressivi inediti, o perlomeno insoliti in Italia”.
I protagonisti della nuova linea editoriale saranno soprattutto due: la letteratura di paesaggio, declinata nei modi del romanzo-reportage di taglio naturalistico, dell’ecopoesia e dell’ecocriticism, e la wilderness, una parola così ricca di significati e di tradizione, da risultare sostanzialmente intraducibile.