Economia

Imu al 5 per mille per la prima casa, 10,6 per la seconda. Miceli: “Scelta obbligata, in linea con le altre città”

franco miceli

Genova. La giunta Doria ha approvato: aliquota base per la prima casa aumenterà dal 4 al 5 per mille, mentre quella delle seconde schizzerà dal 7,6 al 10,6 per mille.

“Era una scelta obbligata – ha spiegato l’assessore al bilancio Franco Miceli – l’aliquota base (il 4 per mille) va di fatto allo Stato. Se non avessimo alzato le aliquote ci sarebbero rimasti solo 4 milioni invece dei 106 milioni necessari per garantire i servizi”.

Con l’operazione delle sole seconde case, l’introito nelle casse di Tursi avrebbe sfiorato i 78 milioni di euro che sommati ai 4 rimasti dalla spesa rigida, si sarebbe arrivati a quota 82 milioni, al posto dei 106 che lo scorso anno hanno garantito i servizi al livello attuale. “Fermarsi lì significava dare 70 milioni a scuola e sociale, e solo 10 per tutto il resto. Per tener fede alla volontà politica di garantire i servizi bisognava operare sulla prima casa”. L’aumento delle aliquote è in linea con altri Comuni, ricordano da Tursi: stessa disposizione per Roma e Napoli. Parma ha alzato al 6 per mille l’aliquota della prima casa, mentre Palermo l’ha fissata al 4,8 per mille.

Le detrazioni per la prima casa sono aumentate rispetto alla vecchia Ici a 200 euro, a cui si sommano 50 euro per figlio convivente (max 26 anni) fino a massimo di 4 figli e quindi 600 euro totali.

Rientrano nella prima casa con aliquota al 5 per mille gli anziani che hanno una residenza diversa (in case di riposo o strutture sanitarie) e i residenti all’estero con casa non affittata, mentre rimane fissa al 7,6 per mille l’aliquota della seconda casa per immobili locati a canone concordato.

Al 5 per mille anche gli immobili per cooperative edilizie e arte assegnati come prima casa.

Quanto alle modalità di pagamento: entro il 18 giugno i cittadini proprietari di immobili dovranno versare l’acconto fermo all’aliquota del 4 per mille, il saldo invece andrà pagato a dicembre con la differenza di quanto disposto dalla giunta (un punto percentuale per la prima, tre punti per le seconde case). Fermo restando che il Comune ha facoltà di modificare ancora le aliquote entro il 30 settembre e lo stato entro il 10 dicembre.

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