Cronaca

Genova, bancari in piazza: “Non abbandoneremo esodati e licenziati”

presidio legalità falcone

Genova. La crisi fino ad oggi ha colpito principalmente le categorie più deboli, ma la riforma pensionistica sull’ammortizzatore sociale e alcune scelte del Governo stanno provocando una condizione di profonda incertezza e di grave disagio anche tra lavoratori fino a qualche tempo fa considerati privilegiati: quelli della banca. Molti dei cosiddetti esodati ed esodandi si assiepano in questo settore e rischiano di restare senza stipendio e senza pensione.

“Le azioni dell’esecutivo, in riferimento al settore bancario, si stanno rivelando un esercizio di latitanza, improvvisazione, iniquità con i conseguenti effetti di attacco alla coesione sociale faticosamente costruita in lunghi anni di lotte sindacali”, spiegano i sindacati.

Proprio per sostenere i diritti di chi rischia di restare senza assegno di sostegno e senza pensione, e per ribadire l’obiettivo strategico di concorrere alla creazione di nuova occupazione per i giovani e alla stabilizzazione di quella precaria, le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno organizzato a Genova, come in tutte le principali città italiane, la protesta dei lavoratori del credito che si oppongono all’iniquità della politica sociale del Governo Monti.
Il presidio si svolgerà oggi pomeriggio in largo Pertini, dalle ore 15, ed è indetto dalle segreterie territoriali di DIRCREDITO, FABI, FIBA CISL, FISAC CGIL, SINFUB, UGL, UILCA.

I sindacati genovesi invitano le lavoratrici e i lavoratori alla più ampia, unitaria, e solidale partecipazione alle iniziative messe in campo anche a Genova dalla categoria del credito, per richiamare il Governo a garantire un reddito ai lavoratori che hanno lasciato il lavoro per effetto delle ristrutturazioni delle aziende del settore; ma anche le Banche, che non possono chiamarsi fuori da questo processo: devono garantire la piena funzionalità del fondo di solidarietà.

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