Regione. L’esperienza del fondo sociale europeo in Liguria fa credere che la sovrapposizione tra formazione, scuola e lavoro sia l’approccio migliore per l’inserimento dei giovani sul mercato del lavoro, mentre la riforma del Ministro Fornero separa le politiche dell’inserimento lavorativo dagli strumenti della formazione e dell’istruzione. Non possiamo affidare solo al fondo sociale europeo le speranze di invertire la tendenza, serve invece che il Ministero dell’istruzione e della ricerca reinserisca fondi per la formazione professionale e che il Ministero del lavoro non dia risorse della formazione all’apprendistato”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti a Villa Serra a Comago nel corso della riunione del comitato di sorveglianza sui fondi del Fse. “In Liguria – ha continuato Rossetti – abbiamo quasi 5 milioni fermi sull’apprendistato che non agevola il processo di inserimento, mentre mancano fondi per la formazione professionale e il tirocinio non retribuito che sono invece strumenti ottimi per affacciarsi sul mercato del lavoro”. Dai dati presentati oggi risulta che n,el 2011 il tasso di disoccupazione è aumentato passando dal 20,3% al 23,8%. Dal 2009 ad oggi si è innalzata la disoccupazione giovanile, persistono forme flessibili di ingresso nel mondo del lavoro e si registra un elevato ricorso alla cassa integrazione.
Parallelamente si accentua l’impiego del fondo sociale europeo: nel 2011 sono state 98.000 le persone che hanno usufruito di interventi finanziati dal fse, di cui 12.500 in possesso di formazione universitaria. Sul totale della cifra, circa 50.000 sono ad oggi occupati. Il 59% di coloro che nel 2011 hanno frequentato un corso di formazione professionale e che erano disoccupati, oggi a distanza di 12 mesi ha trovato un lavoro.