Estate a quattro zampe, regole e consigli per vacanze meno “bestiali”: meglio l’auto, da evitare l’aereo

Genova. Che lo vogliano o no, le vacanze sono stanno per iniziare anche per loro. Ogni estate sono fortunatamente sempre di più cani, gatti, volatili e altri animali pronti (o costretti) ad accompagnare i propri padroni in vacanza.

Chi andrà al mare, chi in campagna, con il treno o in automobile, ma sono molte le attenzioni che dovranno riservare loro i padroni, a cominciare dalla scelta della destinazione e del mezzo di trasporto per la vacanza.

“Se si può scegliere come Enpa consigliamo una località vicina raggiungibile in automobile – spiega Rosanna Zanardi, presidente della sezione genovese dell’Ente nazionale protezione animali – l’automobile rimane il mezzo di trasporto migliore per gli animali, perché è possibile organizzare soste frequenti per farli sgranchire. Ma anche le condizioni degli animali sui traghetti sono decisamente migliorate”.

Se la Corsica Ferries, consente di tenere il proprio animale vicino (e per quelli di piccola taglia non si deve nemmeno pagare il biglietto), a bordo dei traghetti Tirrenia, nessun animale è ammesso nelle sale destinate ai passeggeri o nelle cabine, salvo gatti e piccoli animali sistemati in gabbie o ceste e salvo obiezioni degli altri passeggeri. I cani viaggiano sistemati nel canile di bordo muniti di museruola, in cabina possono entrare solo cani di piccola taglia, ma solo se il comandante lo vuole. Sui traghetti Moby gli animali domestici saranno imbarcati solo se muniti di biglietto, dovranno portare la museruola ed essere tenuti al guinzaglio: non sono ammessi in cabina o in sala poltrone e nelle sale comuni ma solo sui ponti esterni della nave o, dove disponibili, negli idonei ricoveri.

Da valutare il treno, in base alla distanza da percorrere e alla taglia dell’animale. Le ultime disposizioni di Trenitalia consentono a cani e animali di piccola taglia di viaggiare su tutti i treni, sia in prima che in seconda classe, purchè custoditi nell’apposito contenitore di dimensioni non superiori a 70x30x50.

“Per i cani di taglia superiore ai 7 kg la situazione è più complicata – aggiunge Zanardi – in quanto possono viaggiare solo su alcune categorie di treni, soprattutto treni regionali, e quindi al padrone potrebbe toccare di dover cambiare più volte il treno per raggiungere la destinazione scelta, prolungando il viaggio e i possibili disagi per sé e per l’animale”.

Sconsigliabile l’aereo, per la pericolosità dei viaggi nella stiva, nonostante le compagnie si adoperino per pressurizzarla e mantenerla a temperatura adeguata. Alcune compagnie, tra cui Alitalia, consentono il trasporto in cabina a specifiche condizioni: che l’animale rimanga per tutto il viaggio in un trasportino (non superiore a 40x20x24 cm), che gli consenta di potersi girare, accucciare e che sia ben areato, impermeabile e robusto; nel trasportino possono viaggiare fino a un massimo di 5 animali della stessa specie, a condizione che il peso totale (compreso di cibo e trasportino) non sia superiore ai 10 kg.

Ma se l’animale reca disturbo ai passeggeri, il comandante può trasferirlo nella stiva…

Nei mesi di luglio e agosto del 2011 i padroni in vacanza con i loro “amici” sono stati circa un milione e mezzo (il 4,4% dei vacanzieri di luglio e il 4,6% nel mese di agosto aveva con sé un cane)
Ma secondo i dati Unioncamere, le imprese ricettive pronte ad accoglierli erano solo il 61,5% delle strutture ricettive italiane, per quanto riguarda gli hotel il dato sale a 66% e al 68,6% per le strutture di accoglienza nelle località sui laghi.

“Come Protezione animali suggeriamo sempre gli agriturismi tra le strutture ricettive, anche se l’accoglienza degli alberghi è notevolmente migliorata – aggiunge Zanardi – no ai viaggi lunghi e senza soste, e ricordarsi di far bere tanto l’animale durante il viaggio”.

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