Genova. E’ l’ultima prova e i maturandi sanno che dopo questa potranno finalmente gustarsi le agognate vacanze, ma è anche la più temuta. Parliamo dell’esame orale, quello che molti studenti vedono come il più difficile, visto che ci si trova davanti alla commissione e i blocchi di memoria e l’emozione possono giocare brutti scherzi.
Per alcuni studenti di Genova anche questo scoglio è ormai andato, ma altri devono ancora affrontare la prova. Ecco alcuni pratici e semplici consigli. Intanto valgono tutti quelli già messi in pratica per le prove scritte, ovvero una corretta alimentazione e un buon riposo, ma poi esistono alcune piccole tecniche per apparire sicuri di sé.
Tutti gli orali iniziano con l’esposizione della tesina, che consentirà agli studenti di prendere dimestichezza e arrivare più rilassati alle domande libera che porrà la commissione. Nell’ultima fase della prova orale si torna sulle prove scritte svolte nei giorni precedenti. Per questo motivo è utile ripassare gli argomenti oggetto di quelle prove, individuare gli errori commessi e dimostrare di saperli correggere.
Per evitare papere gravi e incertezze, che possono far apparire immaturi, è sempre bene rimanere concentrati e soprattutto l’imperativo è spegnere i cellulari. Togliere la suoneria o mettere la vibrazione questa volta non può bastare. Se possibile, inoltre, è bene cercare di evitare di farsi vedere nervosi, ad esempio muovendosi in continuazione. Evitare affermazioni del tipo: “Fino a ieri me la ricordavo!” e cose similari è un’altra cosa da non fare. Alla commissione, infatti, interessa la risposta, quindi la cosa migliore è riuscire a darne una corretta come meglio si può.
Anche se le prime prove fossero andate non troppo bene, inoltre, non si deve mai perdere la calma, ma rimanere sorridenti e sempre educati con la commissione. In caso di attacco di ridarella improvviso, che è raro ma può capitare, sarà infine utile pensare a qualcosa di triste e serio, ed ecco tornare tutto a posto. Insomma, qualche piccolo consiglio che può sembrare anche banale, ma che in quel momento di tensione può diventare utile come non mai.