EcoSuq: sotto la yurta il “Club del patto dei sindaci” della provincia di Genova

porto antico

Genova. Il Patto dei sindaci per lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico, coordinato dalla Provincia di Genova, rinnova il suo impegno sul territorio e dà vita al suo “club” sotto il simbolo di un antichissimo connubio sostenibile tra uomo e natura, la casa-tenda yurta della Mongolia e di molte regioni dell’Asia centrale, arrivata nel Porto Antico di Genova per i dieci anni della Fondazione Muvita e sede dell’EcoSuq, fulcro di tutte le iniziative ambientali e non solo del tredicesimo Suq.

L’iniziativa, promossa da Provincia e Fondazione Muvita è stata accompagnata dalla presentazione dei risultati finali del progetto per le scuole “il clima cambia, cambiamo anche noi” con quasi 2 mila studenti partecipanti in tre mesi.

Alla giornata sono intervenuti i rappresentanti dei 22 Comuni (Arenzano, Campo Ligure, Camogli, Campomorone, Casarza Ligure, Cogoleto, Davagna, Genova, Lavagna, Leivi, Masone, Mele, Montoggio, Moneglia, Neirone, Recco, Rossiglione, Serra Riccò, Sestri Levante, Tiglieto, Tribogna e Uscio) che sul territorio provinciale, hanno aderito al Patto dei Sindaci, il progetto dell’Unione Europea che coinvolge le amministrazioni locali nel raggiungimento degli obiettivi del “20-20-20” (20% di riduzione di emissioni di Co2 e 20% in più di energie rinnovabili entro il 2020) ed è stato individuato dalla Provincia come strumento più adatto per indirizzare lo sviluppo del territorio verso i temi della “green economy”.

Sotto la struttura circolare in legno, coperta in stoffe della yurta, abitazione tradizionale ancora molto diffusa e simbolo di una civiltà rispettosa dell’ambiente e dei suoi equilibri, è stato così lanciato il Club del Patto dei Sindaci della Provincia di Genova, “un organismo di confronto e coordinamento a disposizione dei Comuni – spiega Dario Miroglio, responsabile per la Provincia del Patto – per meglio coordinare le rispettive attività e interagire con la Provincia e la Commissione Europea. L’adesione al Club è automatica per i Comuni che fanno già parte del Patto dei Sindaci”.

Il Patto ha già prodotto “ventidue piani strategici omogenei di altrettanti Comuni – dice Marco Castagna, direttore della Fondazione Muvita che ha affiancato la maggior parte dei Comuni nella realizzazione dei Piani – sui temi della mobilità sostenibile, del risparmio energetico, della produzione di energia da fonti rinnovabili che costituiscono una straordinaria opportunità di lavoro per le imprese locali di questi settori e, per concretizzare queste possibilità, abbiamo deciso di aprire sportelli informativi sull’energia nei diversi Comuni del Patto”.

Durante l’incontro all’EcoSuq sono stati presentati anche i risultati del progetto “Il clima cambia, cambiamo anche noi!” realizzato da Fondazione Muvita in collaborazione con Fondazione Carige, Associazione Genova Smart City e Legambiente che ha coinvolto gli studenti delle scuole dei Comuni del Patto. In poco più di 3 mesi vi hanno partecipato 94 classi, per un totale di 1.900 studenti e docenti che hanno anche visitato il Science Center Muvita di Arenzano e approfondito i temi dei cambiamenti del clima a livello locale, della casa intelligente e della mobilità sostenibile.

Un gruppo di insegnanti ha inoltre dato vita a “Insegnanti per il clima”, organismo che affiancherà Fondazione Muvita nell’elaborazione di strumenti e percorsi didattici per gli studenti sui tema della lotta e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Per il vicepresidente di Fondazione Carige Pierluigi Vinai “sono proprio queste le iniziative che Fondazione Carige attraverso il Progetto Giovani vuole sostenere: la lotta ai cambiamenti climatici e il sostegno al risparmio e all’efficienza energetica rappresentano il futuro del pianeta ed è importante che i ragazzi, che saranno i cittadini e gli amministratori di domani, ne comprendano il valore. Allo stesso tempo le energie alternative rappresentano un’occasione lavorativa importante, destinata a crescere progressivamente nei prossimi anni”.

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