Economia

Conti economici e nodi politici: il primo bilancio di Marco Doria

Genova. “Il mio programma era sufficientemente chiaro, non specificava l’innalzamento dell’Imu al 5 per mille ma diceva che avremmo fatto ricorso alla leva fiscale per garantire i servizi essenziali”. La lunga giornata del bilancio volge quasi al termine: il sindaco Marco Doria incassa l’approvazione, risicata, dell’aumento delle aliquote Imu e del bilancio, ma, allo stesso tempo, si trova a fare altri conti, questa volta politici, con il voto contrario dell’Idv che segna la spaccatura della sua maggioranza.

“Non è una sorpresa – ha commentato oggi in Aula Rossa – l’Idv aveva già manifestato la sua contrarietà, su cui a mio avviso pesa anche la posizione nazionale del partito nei confronti del governo”. Doria dunque ne prende atto, e aggiunge: “non è una cosa positiva, ma in prospettiva questa maggioranza di centrosinistra è sempre quella che, al di là della diversa votazione di oggi, deve governare Genova e il paese alle prossime elezioni politiche”.

L’Idv intanto rimane sulle sue posizioni, di lotta e di governo, additando l’Imu come tassa ingiusta e il bilancio, così come formulato, non adeguato al sostegno delle fasce più deboli.

“I servizi sociali e quelli educativi, non ci sarebbero stati senza il ritocco sull’Imu – ha detto quindi il sindaco – Al Comune di Genova sono stati tagliati circa 40 milioni di euro prima con le manovre di Tremonti, poi con quella di Monti. Se il Governo avesse trasferito quello che aveva dato nel 2011, avremmo potuto risparmiare l’aumento Imu sulla prima casa e tenere più basse le altre aliquote”.

Così non è stato e la giunta ha optato per “un provvedimento assolutamente necessario che consente al Comune di Genova di mantenere un livello di servizi sufficienti, sapendo bene che i bisogni della città sono moltissimi”. Una manovra, ha ripetuto Doria, che “non ci fa piacere adottare, ma che chiede un contributo ai cittadini per dare ad altri cittadini. Non è recessiva, ogni euro lo utilizziamo per i servizi, per i fornitori e per far funzionare il Comune”.

Aspettando settembre, se e quando sarà possibile valutare una riduzione dell’aliquota. “Ci siamo impegnati a effettuare tutte le azioni che possano consentire risparmi, riducendo la spesa e recuperando risorse. Ora non siamo in caso di prevedere, ma qualora e ne sono convinto, ci fossero risparmi, porteremo una delibera per ridurre l’Imu e valuteremo anche la possibilità di rimuoverla sugli immobili utilizzati da commercianti e artigiani”.

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