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Ciclismo, bottino pieno per la Bike Evolution nello scorso fine settimana: doppietta per Luca Alessandri

Luca Alessandri

Busalla. Gli atleti della Bike Evolution nello scorso fine settimana sono stati impegnati in sei località differenti ed hanno conseguito numerosi successi.

Venerdì 1 giugno, spettacolare gara in circuito quella che ogni anno si snoda tra le strade di Salice Terme e Godiasco, classica che nonostante non venga disputata nel week-end vede sempre al via i migliori corridori delle corse amatoriali. Già dai primi chilometri è un susseguirsi di tentativi di fuga, ma dei sette giri previsti dall’organizzazione sono gli ultimi due ad essere decisivi. Luca Alessandri, glorioso portabandiera della Bike Evolution senza mai voltarsi indietro lancia l’attacco e solo in cinque reggono alle sue ruote. L’arrivo in volata ridotta è pane per i suoi denti e la vittoria a braccia alzate la logica conseguenza.

Ad un anno dalla prematura e incredibile scomparsa del giovane Nicolò Scotto, si è svolta a Pontedecimo, sabato 2 giugno, la seconda edizione della corsa a lui dedicata. Sensibile all’ iniziativa, la Bike Evolution ha voluto onorare la manifestazione con due corse di altissimo livello, trovandosi protagonista chilometro dopo chilometro e portando a casa due risultati grandiosi.

La gara 1, rappresentata dai migliori “vecchietti” del ciclismo, si è conclusa sulla salita di San Biagio con un finale entusiasmante e incerto fino all’ultimo metro. I continui rilanci e la forte andatura di marcia non hanno permesso fughe da lontano, ma al 15° giro su azione di Alessandri ecco la svolta della gara. Via una fuga a due per i restanti 3 giri, all’imbocco della salita gli esiti sembrano cosa a due, ma dalle retrovie spunta Germano Gaggioli. Il capitano della Bike Evolution, all’ultima gara da agonista, dà sfogo a tutta la sua classe e potenza. Le rampe di San Biagio sono il giusto trampolino per spiccare il volo verso una vittoria in solitaria e a braccia alzate, per chi oltre 15 anni fa si era affacciato al ciclismo con l’Udace Savona non vi era miglior modo per chiudere la carriera agonistica.

Quando una squadra è composta da agonisti al 100%, ogni gara diventa possibile teatro di grandi performance. La gara 2 di Pontedecimo non tradisce le attese e così è grazie ai “giovani” che il “Memorial Scotto” rivive ancora ore di estremo spettacolo. Sono passati nemmeno 5 giri ed è l’espertissimo Buttaglieri a lanciare un attacco che subito viene accolto e seguito da Giovanni Ottonello. I due di buon accordo proseguono la loro marcia senza mai voltarsi indietro. Solo dopo metà gara dal gruppo rientrano nella fuga Navone e Ferrari, e quella che era collaborazione a due diventa a quattro.

Giovanni lottatore e corretto fino all’ultimo metro non lesina cambi e tirate per non agevolare il rientro del gruppo; dietro il compagno Riccardo Tagliavacche si fa carico di aiutare la fuga ed impedire eventuali ricongiungimenti. E’ sulle rampe finali che lo sforzo fatto si fa sentire tanto da relegare il giovane busallino in una immeritata quarta posizione. L’età e la grinta sono dalla sua e presto arriverà il grande risultato, già più volte sfiorato nelle ultime gare. Onore a Navone vincitore assoluto e un abbraccio fraterno al giovane Nicolò, troppo prematuramente scomparso.

Venerdì 1 e sabato 2 a Catania si è svolto il campionato italiano avvocati, magistrati, notai. Rappresentato in maniera eccelsa da Maurizio Parodi e Alberto Haupt, il team di Busalla torna a casa con ben tre maglie tricolore e solo a causa di un piccolo incidente non sono state quattro. Venerdì crono individuale nello splendido parco della reggia Borbonica aperta per la prima volta nella storia, ad una manifestazione sportiva. Alberto e Maurizio si laureano campioni italiani vincendo la categoria Master 7 e 5, con Alberto che bissa il successo dello scorso anno. Sabato gara in linea su percorso tecnico, Alberto concede il bis rivincendo la categoria e solo una caduta all’arrivo non consente a Maurizio di completare l’en plein.

Bike Evolution protagonista anche in Piemonte, domenica 3,nel circuito di Carmagnola, 32 km da ripetere tre volte. Vanno menzionate le prestazioni di Luca Alessandri e Francesco Doglioli, il primo strepitoso vincitore assoluto bissa con una prestazione superba la vittoria ottenuta a Salice Terme il venerdì. Nonostante un percorso duro e vallonato che non dava mai respiro, il corridore novese non si fa trovare impreparato all’appuntamento con la vittoria. Lo si potrebbe definire l’uomo del week-end. Il secondo è protagonista di una fuga da lontano, conduce una gara maiuscola: sono quasi 70 i km fatti al comando insieme ad altri sette atleti. Peccato solo che la distrazione di uno dei compagni di fuga lo abbia estromesso dalla volata, relegandolo in sesta posizione.

Domenica 3 strepitoso Ezio Soro. Sul circuito di Tonco gara dal percorso vallonato con una salita dura e pochissima pianura che vede nei ragazzi Bike Evolution i protagonisti assoluti. Non passa la prima ascesa e in testa alla corsa restano otto unità, nel gruppetto inseguitore nomi di spicco comel’altro atleta Bike Merlo che, con la nona posizione, ottiene anche il podio di categoria. La volata finale è storia tutta di Ezio Soro: il corridore di Novi con esperienza e classe non si fa sfuggire l’ennesimo sigillo. Ottima anche la prova di Mauro Parodi: il suo settimo posto al traguardo gli permetterà di vincere la categoria.

Per finire, la gara in linea di Acqu Terme. Il “Trofeo Roxi Bar” è una corsa vera, su di un percorso vero. I primi tre giri del circuito del Rocchino regalano molti tentativi. Al secondo passaggio Camussa, Frulio, Bertolino e Peluffo prendono un bel vantaggio ma il gruppo rientra soprattutto sotto i colpi del poderoso Uberti che spesso tenta la sortita. All’inizio del terzo passaggio c’è il ricongiungimento ma all’altezza di Bistagno, un generoso Panaro attacca, presto seguito da Pernigotti ed da un altro atleta BMC. Poco dopo prendono il largo Riva e Camussa che rientrano sui primi. All’inizio della Baretta, ennesimo tentativo di fuga, ma Camussa aveva già salutato la compagnia ed in vetta al GPM veleggiava con quaranta secondi sul gruppetto di superstiti ed andava a vincere in solitaria. Il gruppo rinveniva e veniva regolato da Bersano su Uberti e Riva.

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