Cremona. “Durante il derby Genoa-Sampdoria poiche’ la tifoseria della gradinata nord ci contestava a gran voce, nel secondo tempo, di non giocare a sufficienza e con vigore, quando passammo in vantaggio al 96′, su mio assist, esasperato mi rivolsi ai tifosi e inveii contro i tifosi dicendo anche ‘bastardi’. La telecamera mi riprese. Mi
trovai nei giorni successivi in difficoltà e chiesi anche scusa con un comunicato stampa, ma ciò sembrò non bastare. Telefonai quindi a Sergio, che conoscevo da anni come tifoso ma non esagitato, pregandolo di intervenire sull’area dei tifosi più agitati, per calmarli”.
E’ una parte della deposizione messa a verbale durante l’interrogatorio di Omar Milanetto, l’ex calciatore genoano, arrestato e poi messo ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Calcioscommesse. Milanetto, davanti al gip di Cremona ha raccontato di aver contattato il bosniaco Safet Altic detto Sergio, pregiudicato in contatto anche con il genoano Giuseppe Sculli, perchè intervenisse per calmare i tifosi genoani più sfegatati dopo quanto era accaduto nel derby Genoa-Sampdordia del maggio 2011.
“In realtà, prima dell’ultima partita Genoa-Cesena – ha proseguito Milanetto – che seguì Lazio-Genoa, dovetti anche fare un’intervista televisiva, su richiesta di Leopizzi, che mi telefonò continuando a chiedere conto del mio comportamento nei confronti dei tifosi.
Conoscevo Sergio anche in quanto frequentava con altri tifosi il ristorante ‘Edilio’ con altri compagni insieme a Fabrizio, a Leopizzi (Massimo, capo ultras indagato a Cremona) e ad altri. Il soprannome di Fabrizio (un altro ultras) e’ ‘Tombolone'”.