Santa Margherita. L’Eccellenza non era un obiettivo dichiarato. Adesso che è stato raggiunto, attraverso i playoff del campionato di Promozione, la Sammargheritese ha davanti a sé la sfida più difficile che il presidente Andrea Lenzo, 39 anni fra pochi giorni, figlio di Salvatore (uno dei personaggi e dirigenti più importanti nella storia recente della realtà calcistica di Santa Margherita) vuole giocare a carte scoperte.
“Per partecipare al massimo campionato regionale, dovremo obbligatoriamente rivedere qualcosa – ammette Lenzo -. Si parla sempre e solo di giocatori ma come presidente, il mio primo pensiero è alla società: dobbiamo crescere, a tutti i livelli. Lo staff tecnico è ottimo ma possiamo e dobbiamo mettere Marco Camisa nelle condizioni di operare al meglio. Dovremo fare sacrifici e scelte dolorose: il budget è limitato e non faremo passi più lunghi della gamba. Questa dirigenza quel che poteva fare l’ha già fatto: ha restituito il nome e i colori arancioni alla città. E’ riuscita nel vero e proprio miracolo di arrivare alla promozione in Eccellenza”.
Marco Camisa, come noto, ha sciolto le riserve sul suo futuro nei giorni scorsi, dopo che aveva ricevuto un’offerta per la panchina del Bogliasco, in serie D. “Da parte mia non ho mai avuto particolari dubbi – ammette Lenzo -. Sentivo anche io le voci di mercato ma sapevo bene di che colore fosse il cuore di Camisa. Quando ci siamo incontrati, nei giorni scorsi, abbiamo solo e subito parlato del futuro in arancione”.
Adesso, serve anche la spinta della città e Andrea Lenzo lo dice apertamente: “Dopo un simile risultato, mi sarebbe piaciuto vedere qualche bandiera arancione in giro – ammette Lenzo -. Facendo po’ di autocritica, è anche colpa nostra. Ammetto che dobbiamo imparare ad entrare meglio nel tessuto cittadino. Detto questo, non posso nascondere che da Santa Margherita mi aspetto qualcosa di più per la prossima stagione”.
Un concetto che Lenzo ribadisce: “Tutti insieme, come comunità intendo, a tutti i livelli, dobbiamo chiederci una volta per tutte se avere la prima squadra di calcio in Eccellenza sia un valore aggiunto, un motivo di orgoglio o se sia solo un vezzo di cui poter fare a meno – si chiede Lenzo -. A luglio partirà la campagna abbonamenti. Il sogno è superare quota 150 e vedere finalmente la giusta cornice al Broccardi durante le partite. E’ chiedere troppo? Per ora, stiamo studiando la possibilità di appoggiarci su alcuni esercizi commerciali, specie bar, come punti di sottoscrizione. Spero anche in qualche nuovo sponsor locale. Per gli sponsor più significativi, invece, la questione è diversa. Un ruolo determinante potrebbe averlo l’Amministrazione, ovviamente come semplice punto di incontro e presentazione dei marchi più importanti che gravitano intorno alla nostra città, basti pensare ai grandi nomi che partecipano alle regate veliche”. La parola alla città.