Genova. Salgono a quattro gli ultrà genoani indagati per l’aggressione ai tifosi sampdoriani avvenuta la notte di sabato scorso, durante i festeggiamenti per il ritorno delle Sampdoria in seria A. Ieri pomeriggio la squadra mobile di Genova aveva sentito come persone informate sui fatti due giovani, D. S. di 21 anni e M. A. di 25, amici di Mattia Marzorato, l’ultrà genoano arrestato due giorni fa.
Stamattina M. A. si è presentato davanti al pubblico ministero, assistito dall’ avvocato Carlo Contu. E nel pomeriggio anche D. L., assistito dal legale Emanuele Tambuscio, ha deciso di farsi interrogare dal pubblico ministero Massimo Terrile.
D. L. ha raccontato al pm di aver visto arrivare il suo amico Mattia Marzorati mentre si trovava nei giardini all’incrocio tra via Geirato e via Molassana: “Era molto agitato – ha spiegato – e si è diretto verso il club dei sampdoriani”. Lo ha seguito per fermarlo, ma non ha fatto in tempo. Marzorati sarebbe arrivato a contatto con il gruppo mentre D. L. è rimasto indietro. Poi alla reazione dei tifosi della Samp, sono fuggiti ognuno per conto suo.
L’avvocato Emanuele Tambuscio ha commentato: “E’ giovane e incensurato. E’ ancora sconvolto per quanto accaduto, per questo ha deciso di presentarsi spontaneamente dal pm per raccontare come si sono svolti i fatti”.
Tutti i giovani coinvolti sono residenti nel quartiere di Molassana.
Intanto questa mattina, un quarto tifoso, un genovese di 19 anni è stato indagato dalla polizia. Per tutti e tre l’accusa è di duplice tentato omicidio in concorso, lesioni aggravate e rissa aggravata. Tutti e quattro i tifosi sono vicini al gruppo Ideale Ultras.
Mattia Marzorati, intanto, è attualmente detenuto nel carcere di Marassi dopo aver confessato al pm l’accoltellamento, dicendo di aver fatto tutto da solo. Anche per gli altri tre è probabile che nelle prossime ore il gip Massimo Cusatti emetta un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.